3 DENUNCE PER CACCIA IN AREA PROTETTA NEL PARCO NAZIONALE DEL CILENTO VALLO DI DIANO E ALBURNI
Controlli, sequestri e denunce ad opera del Corpo Forestale dello Stato
Aquara(SA), 23 ottobre 2014– Durante la stagione venatoria in corso, sono stati predisposti da parte del C.T.A. di Vallo della Lucania, una serie di controlli atti a prevenire e reprimere fenomeni di bracconaggio nel Parco Nazionale del Cilento Vallo di Diano e Alburni.
Ad Aquara in località “Tempa Cavallo”, il Comando Stazione Forestale di Ottati, ha sorpreso tre persone , che esercitavano una battuta di caccia al cinghiale in area protetta.
I bracconieri, di cui uno sorpreso mentre si nascondeva armato in compagnia di un cane nella folta macchia mediterranea, dopo essere stati inseguiti venivano prontamente fermati e identificati dagli Agenti.
Per loro è scattata la denuncia a piede libero, il sequestro delle armi e di tutto il munizionamento. Si tratta di tre persone tutte residenti a Roccadaspide in provincia di Salerno.
Il monitoraggio delle aree protette e dei territori agro-silvo-pastorali continua con dedizione ed impegno da parte degli uomini del Corpo Forestale, per contrastare l’attività venatoria esercitata illegalmente, ma soprattutto per la repressione delle illegalità a danno degli animali e dell’ambiente naturale.
Dall’inizio dell’anno sale a 15 il numero delle persone denunciate dal Corpo Forestale dello Stato per il reato di caccia in zona sottoposta a speciale protezione e, per introduzione clandestina di armi.

C.STAMPA C.T.A. Vallo della Lucania







