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Agropoli (Cilento), Lido Azzurro: al posto della spiaggia un bel porto?

📅 martedì 18 novembre 2014 · 📰 AmbienteAgropoli

18112014 agropoli fiume testene ortolani 01
Credits Foto

Riceviamo e pubblichiamo: Su Agropolinews.com si legge che “E’ stato pubblicato dal Comune di Agropoli il bando per l’appalto degli “interventi di difesa dall’erosione della costa e dell’abitato del Lido Azzurro”. L’importante opera è beneficiaria di un finanziamento di 4 milioni di euro…per risolvere in via definitiva un problema che da anni riguarda la zona del Lido Azzurro, per contrastare l’erosione costiera che nel corso del tempo ha quasi azzerato l’arenile, causando danni a strutture ed infrastrutture, proteggere l’abitato e riqualificare l’area.”

La ricerca eseguita evidenzia che nella prima metà degli anni 50 la foce del fiume Testene era allo stato naturale e le immagini illustrate nella figura 1 evidenziano che la spiaggia era ampia diverse decine di metri sia in sinistra che in destra orografica della foce del Testene (foto a sinistra). La posizione della linea di riva negli anni 50 del secolo scorso è schematicamente ricostruita nelle due immagini a destra.


agropoli lido azzurro porto
Figura 1

agropoli lido azzurro porto
Figura 2

La morfologia costiera della zona di foce negli anni 50 del secolo scorso evidenzia che i sedimenti trasportati dalle piene fluviali si accumulavano allo sbocco in mare e venivano ridistribuiti dal moto ondoso verso il Lido Azzurro.
L’immagine in alto della figura 2 schematizza il trasporto dei sedimenti ad opera delle piene fluviali (st) e la successiva ridistribuzione lungo riva da parte del moto ondoso (srmo).
Il fiume, pertanto, era il rifornitore continuo di sedimenti che determinavano il ripascimento della spiaggia in sinistra Testene.
A partire dalla seconda metà degli anni 50 è iniziata la costruzione di un pennello in sinistra orografica che recentemente è stato potenziato e prolungato fino a diventare una barriera che si prolunga in mare fino alla profondità di 5-6 metri (immagine in basso di figura 2).I sedimenti trasportati dalle piene fluviali (st) non si sedimentano più allo sbocco in mare sulla spiaggia ma vengono letteralmente “sparati” nel canale che si protende verso il largo fino a profondità superiori ai 5 metri dove si disperdono irreversibilmente (std).
Tale pennello rappresenta ed ha rappresentato uno sbarramento insuperabile per la distribuzione verso il lido Azzurro dei sedimenti.
In pratica esso costringe l’acqua fluviale delle piene, con tutti i sedimenti sabbioso-ghiaiosi trasportati, a proseguire fino alla fine del pennello stesso disperdendo i sedimenti a profondità superiori a 5 m.
In tal modo i sedimenti sabbioso-ghiaiosi si accumulano sul fondale marino e non sono più ridistribuiti dal moto ondoso verso la spiaggia in sinistra orografica, cioè verso il Lido Azzurro.
Il progressivo prolungamento del pennello in sinistra orografica ha causato la progressiva sottrazione del rifornimento di sabbia alla spiaggia del lido Azzurro con la conseguente erosione progressiva ed irreversibile dei sedimenti preesistenti fino alla quasi totale scomparsa della spiaggia. Conseguentemente le mareggiate hanno smantellato la spiaggia che difendeva la strada costiera e in parte la stessa strada.
Mi sono chiesto: come mai è stato realizzato il molo in sinistra orografica che ha causato lo smantellamento del bene comune spiaggia.
La risposta si trova nella figura tre che illustra una idea di porto che circolava qualche tempo fa.

pennello lido azzurro
Figura 3

Ne discende che la distruzione della spiaggia del Lido Azzurro sembra essere stata programmata per fare spazio ad una nuova area portuale.
L’economia basata sulla spiaggia ha dovuto cedere il passo forzatamente ad una futura economia portuale?
Ma i cittadini lo sanno?
Ora nuovi denari pubblici saranno spesi per “difendere la spiaggia” (o meglio il ricordo della spiaggia) e la strada e le abitazioni retrostanti a causa del dissesto causato dal pennello costruito per realizzare un “porto furbo”?
E’ evidente che se non si elimina il pennello non si potrà ricostituire naturalmente la spiaggia.
La barriera prevista diminuirà la potenza delle mareggiate ma non farà ricrescere la spiaggia.
Errori su errori?
Sembra che l’idea del “porto furbo” sia stata per il momento accantonata.
Il “porto furbo” deve attendere momenti migliori?
Per ora si deve parlare di opere di difesa costiera!
Il guaio però è stato fatto!
Con tanti saluti alla ex spiaggia!

prof. Franco Ortolani

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