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Nel Sud, molti devoti di San Charbel, ultimo dei grandi eremiti

📅 venerdì 28 novembre 2014 · 📰 AttualitàCilento

28112014 San Charbel
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foto autoredi Tonino Luppino | Blog

Di San Charbel, il santo libanese, orientale per sensibilità ed universale per fama, ne ho sentito parlare da un devoto d' eccezione: il mio caro amico polacco padre Jarek Cielecki, regista del film "Curato don Wojtyla a Niegiwic, nonchè fondatore e direttore dell'agenzia televisiva "Vatican service news".

Monsignor Jarek, a Roma, mi ha regalato, lo scorso anno, un'immaginetta del santo ed una sua piccola icona in legno, che ho subito posizionato nel mio studio, con un'altra icona della Madonna Assunta di Niegowic, regalatami sempre da padre Jarek, il cui quadro, da tempo, il sacerdote polacco, che ha organizzato i viaggi di Papa Wojtyla negli ultini dodici anni, porta in giro nelle varie parrocchie visitate in Italia e all' estero.

Tornando a San Charbel Makhlouf, nato l' otto maggio del 1828 a Beqaa Kafra (Libano del nord) da genitori maroniti, e morto il 24 dicembre del 1898 ad Annaya, nel suo eremo, dove s' era ritirato in totale solitudine nel 1875, debbo aggiungere che, l' estate scorsa, nel corso della presentazione a San Vito sullo Jonio (Cz) del film di padre Jarek, a casa d'una parente, ho rivisto l' immaginetta di San Charbel. E' stato, poi, il mio amico Marcello Cento, poichè da buon cronista avevo chiesto lumi, a metterrmi in contatto con Natalino Zofrea, il quale, telefonicamente, mi ha parlato dei gruppi di preghiera in onore di San Charbel, esistenti a Soverato, Serra San Bruno, Spadola e Novalba di Cardinale.

Nella " due giorni" del 22 e 23 novembre scorsi, il tour calabrese di padre Jarek Cielecki nelle citate comunità , s'è concretizzato con la Concelebrazione di Sante Messe, compresa una di guarigione a Spadola, con le sue splendide omelie e l' incontro con il Priore francese della Certosa di Serra San Bruno, dom Jacques Dupont, grazie ai "buoni uffici" di Natalino Zofrea e Fabio Tassone, direttore del Museo della Certosa, che consiglio a tutti di visitare.

Padre Jarek ha toccato il cuore e la mente dei numerosi devoti. Mi hanno colpito molto la fede ed il senso dell' innata ospitalità di questi fantastici calabresi!

Loro si definiscono con gioia "Charbeliani"! Natalino Zofrea, che , con la moglie Maria Pia, s'è recato più volte in Libano nei luoghi del santo, mi ha parlato di San Charbel, canonizzato da Paolo VI il 9 ottobre del 1977, con illimitata devozione. Che bello! Pensate, San Charbel ha avuto la forza di staccarsi completamente dal mondo, per far trionfare l' eroismo delle virtù monastiche della povertà, dell' obbedienza e della castità! Certo, affascina la vita piena di prodigi di questo taumaturgico monaco, definito " il profumo del Libano". Un grande santo, vissuto nel nascondimento più assoluto, che non ha lasciato nulla di scritto.

Però, " i segni" della sua grandezza spirituale sono ben noti, perchè egli ha parlato moltissimo, e parla ancora!, attraverso i suoi miracoli!

Per sua intercessione, molte anime sono state convertite ed è stata concessa la grazia della guarigione a numerosi corpi!

Eremita puro e rigoroso, esempio di silenzio, di pazienza, amico della Croce, specchio e giardino di virtù, gloria del cielo e della terra, San Charbel, la cui memoria si celebra il 24 luglio, mi ha permesso di conoscere la spiritualità della Chiesa Orientale.

Questo umile monaco, che ci ha fatto ben comprendere il primato dell'essere sull'avere, sull'avere che è nulla perchè l' essere è tutto, dal 22 novembre dell'anno del Signore 2014, occupa un posto di rilievo nella mia mente e nel mio cuore!

padre jarek

© RIPRODUZIONE RISERVATA

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