Intervista al dottor Passarelli, protagonista dei “favolosi anni”
di Tonino Luppino | BlogL'idea di incontrarlo dopo tanti anni e di intervistarlo, m'è venuta in questi giorni, e, con i "buoni uffici" del mio amico dottor Remo Giudice, che spesso, da anni, lo frequenta, ci sono riuscito. Il mitico dottor Franco Passarelli (in una foto recente ed in un' altra giovanile a Roma, con due splendide donne), classe 1930, amabile conversatore da sempre, che ha "colorato", con la sua viva intelligenza, la Sapri dei favolosi anni Sessanta e Settanta, lo incontriamo a Maratea nella sua villa, dalla quale si gode uno spettacolo incomparabile, veramente una gioia per gli occhi, tra mare , vegetazione mediterranea e il porto, da lui definito "il morto di Maratea, l'emblema, la carta d'identità d'un popolo "idiota, appunto i maraidioti".

Gli chiedo quali ricordi conserva della mia Sapri, ove questo mitico personaggio ha svolto per anni la professione di stimato medico odontoiatra. "Conservo- osserva commosso- ricordi bellissimi, legati ad un'atmosfera serena, tranquilla: quella degli anni giovanili. Sapri era una città viva, gioiosa, ma, oggi, tutto è cambiato in peggio: c'è il delirio di onnipotenza, e, nelle persone, non c'è traccia dell'uomo!". La conversazione diventa subito piacevole e parliamo della sua intensa vita. " La vita è come la natura, come le stagioni; tutto sommato, nel ricordo, non si sa se prevalgono i ricordi della sofferenza o quelli della gioia. Forse, quelli gioiosi, svaniscono più facilmente!". Sugli affetti mi commuove. " Mia madre- afferma convinto- non ho saputo onorarla come meritava...!". E le donne, le numerose donne che il dottor Passarelli ha conosciuto ed amato, nel corso della sua intensa vita?" Le donne hanno bisogno di sentire il potere, la sicurezza, la protezione! La donna, in sostanza, è innamorata d'un solo uomo: il padre! E l'uomo della loro vita deve somigliare alla figura paterna!". Concludo l' intervista sul possibile futuro del golfo di Policastro e sui giovani. " Il golfo- afferma- ha un futuro lontano: fra cinquecento anni ! Ormai non c'è nulla che possa dare speranza in una possibile rinascita, perchè il degrado umano, naturale, sociale e politico, è diffuso!"." I giovani- continua- devono rendersi conto che solo i veri valori, e cioè l'amore, la fratellanza e l'amicizia, aiutano l'uomo a non essere infelice!". Ci salutiamo, con l' impegno, da parte mia, di ritornare nella villa dal "panorama mozzafiato", mentre la dolce Gavina distribuisce, generosa, a me e al dottor Giudice, regalini natalizi da appendere all'albero!

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