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ARTE MEDICA STUDIARE L’ORIGINE DELLA MALATTIA E COME CURARLA

L'organismo umano è come una rete strutturata e interconnessa, in reciproca relazione con l'ambiente fisico e sociale

📅 domenica 18 gennaio 2015 · 📰 SaluteCilento

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foto autoredi Floriana Iuliano | Blog

L'organismo umano di fronte ad uno stimolo, sia esso fisico, tossico o psichico, reagisce attivando la stessa reazione patologica fondamentale, caratterizzata dall'attivazione del sistema simpatico e dall'asse ipotalamo-ipofisi-surrene, con sovraproduzione di adrenalina, noradrenalina e cortisolo.

Sul sistema nervoso centrale il cortisolo causa un danno ad un sistema chiave legato a funzioni correlate alla memoria, alla cognizione e alla regolazione neurofisiologica.

Sul sistema immunitario l'ipercortisolemia moderata di tipo cronico sposta la reattività del sistema su una polarità, Th2 , inadatta a contrastare patologie infettive e degenerative.

I diversi tipi di stress sia psichici sia biologici seguono vie finali comuni.

E' ormai sempre più chiaro che fattori dietetici e stili di vita di una persona , influenzano l'assetto cerebrale, l'umore, l'attività mentale e in generale, l'attività regolatoria del Sistema nervoso centrale.

L'organismo umano è come una rete strutturata e interconnessa, in reciproca relazione con l'ambiente fisico e sociale e questa concezione deve orientare gli interventi di prevenzione, diagnosi e terapia delle malattie.

Lo stress può derivare da qualsiasi situazione o pensiero vi faccia sentire frustrati, arrabbiati o ansiosi. Ciò che provoca stress ad una persona non risulta necessariamente stressante per un'altra.

Lo stress è stato riconosciuto causa anche dell'ipertensione arteriosa.

Il sangue simboleggia la vita.

Il sangue è l'aspetto materiale della vita , è l'espressione dell'individualità. Il sangue è un liquido vitale.

La pressione sanguigna è espressione della dinamica di una persona. Essa risulta dall'equilibrio tra il comportamento del sangue che fluisce e il comportamento dei vasi sanguigni che ne delimitano il corso. Considerando la pressione sanguigna, dovremo sempre tener presenti queste due componenti : quella che scorre da un lato e il limite rappresentato dalle pareti dei vasi dall'altro.

Se il sangue corrisponde al proprio essere, le pareti dei vasi corrispondono ai limiti sui quali la personalità si orienta nel suo sviluppo e alle resistenze che si oppongono a tale sviluppo.

Una persona con la pressione troppo bassa non sollecita certo i propri confini. Non cerca di imporsi, ma evita tutte le resistenze, non arriva mai fino al limite massimo. Se si imbatte in una situazione di conflitto, si ritira rapidamente, come si ritira il suo sangue, a volte fino a farla svenire.

Questa persona rinuncia, quindi, alla forza, ritira se stessa e il proprio sangue e rinuncia ad ogni responsabilità e a se stessa. Nello svenimento si ritira dalla coscienza per rifugiarsi nell'inconscio e in questo modo non ha più niente a che fare coi problemi che si presentano. Non c'è più per nessuno. L'ipotonico non sopporta letteralmente : non regge ai problemi, non si assume responsabilità per nessuno, gli mancano fermezza e lealtà. Ad ogni provocazione risponde con una rinuncia svenendo, e chi gli sta intorno lo mette a testa in giù per fargli scorrere di nuovo il sangue alla testa, che è il centro del suo potere, in modo che recuperi forza e senso di responsabilità. Manca la pressione che è indispensabile per agire.

Le spugnature, i bagni, il movimento, gli esercizi fisici, le docce calde e fredde sono tutti mezzi che alzano la pressione perché si fa qualcosa e si trasforma l'energia in forza di azione. Meglio se si applicassero le proprie risorse interiori.

Il polo opposto è la pressione troppo alta (ipertonia). Da ricerche sperimentali l'aumento del polso e della pressione non avviene soltanto quando ci si impegna fisicamente, ma anche usando la sola immaginazione: la pressione sanguigna aumenta già se una persona in colloquio si avvicina ad una situazione di conflitto e cala se la persona in questione viene spontaneamente a parlare del conflitto e verbalizza quindi il suo problema.

Se la pressione aumenta con la sola immaginazione dell'azione, senza che questa azione pensata sia mai trasformata in attività motoria e così scaricata, si arriva ad una "pressione continua".

La persona in questo caso produce con la sua immaginazione un'accelerazione durevole e il sistema sanguigno ne fruisce nella sola aspettativa che si arrivi ad una trasformazione del pensiero in azione.

Se l'azione manca, la persona sta sotto pressione. Ancora più importante è che lo stesso rapporto conserva la sua validità anche sul piano del conflitto senza arrivare ad una soluzione. E' vicino al conflitto ma non lo affronta. La pressione alterata si spiega fisiologicamente proprio nel fatto che si fornisce rapidamente più energia per poter risolvere meglio e più energicamente futuri compiti e conflitti. Se questo avviene, viene consumata l'energia eccedente e la pressione torna ai valori normali.

L'ipertonico, però, non risolve i suoi problemi e l'energia in eccedenza non viene consumata. Anzi si rivolge a fatti esteriori e cerca di deviare in questo modo l'attenzione che avrebbe dovuto rivolgere al conflitto.

Quindi, sia l'ipotonico che l'ipertonico evitano i conflitti, però con tattiche diverse.

L'ipotonico sfugge il conflitto rifugiandosi nell'inconscio, l'ipertonico devia dal conflitto l'attenzione sua e di chi gli sta accanto, sviluppando in altre direzioni un'eccessiva attività e un superdinamismo. Si rifugia nell'azione.

La pressione alta è inoltre un indizio di aggressività repressa. L'ostilità rimane limitata a livello immaginativo e, così , l'energia prevista e messa in movimento non viene scaricata in azione. Noi chiamiamo questo atteggiamento AUTOCONTROLLO.

L'impulso aggressivo porta alla pressione alta, l'autocontrollo alla contrazione dei vasi sanguigni.

C'è , poi, la pressione alta dovuta all'età e dipendente dalla calcificazione delle pareti dei vasi sanguigni. Il sistema artero-venoso è un sistema che ha il compito di trasmettere e comunicare. Quando con l'età spariscono flessibilità ed elasticità, la comunicazione si blocca e la pressione sale.

In conclusione l'organismo umano funziona come un network, come una rete integrata che unisce i vari organi e sistemi. I codici sono gli stessi, il linguaggio della rete è comune a tutto il sistema.

Sia che siano circuiti cerebrali attivati da emozioni, pensieri oppure circuiti nervosi vegetativi attivati da sollecitazioni o da feedback di organi o sistemi, sia che siano organi endocrini o immunitari ad emettere messaggi, nella loro parte fondamentale verranno riconosciute da tutte le componenti della rete.

Abbiamo visto come fattori stressanti possono essere associati a conseguenze negative sulla salute e all'indebolimento della risposta immunitaria, ma per controparte le emozioni positive possono contribuire a produrre effetti benefici positivi per la salute, oltreché al potenziamento delle risposte immunitarie.

La gioia, il forte supporto personale e sociale, la determinazione e il superamento delle avversità, usando la via immunitaria, è verosimile che possono aiutare l'individuo a mantenere lo stato di salute. Il segreto è aumentare in maniera armonica la frequenza e l'ampiezza della vibrazione energetica della gioia, che è l'emozione del Cuore, vissuta in ogni istante nel QUI ED ORA.

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