Da Agropoli il primo romanzo al mondo su Facebook
Loro si chiamano “Quelli del romanzo infinito” e l’ obiettivo è di entrare a far parte della storia della letteratura mondiale attraverso la realizzazione del romanzo più lungo, il romanzo infinito, appunto. Al centro del progetto, varato due settimane fa, c’è il primo tentativo al mondo sul social network “Facebook” di realizzare un romanzo collettivo. L’idea, nata dalla creatività degli alunni di due classi quarte del liceo scientifico “A. Gatto” di Agropoli e del loro insegnante di Italiano, Nicola Rossi, prevede infatti la realizzazione di un romanzo al quale sono invitati a partecipare tutti gli iscritti di “Facebook” semplicemente accedendo al “gruppo” “Quelli del romanzo infinito”, aperto a tutti.
Senza una trama, e senza personaggi predefiniti, il romanzo ha preso il via due settimane fa, e da allora il gruppo ha fatto registrare quasi novecento iscrizioni, mentre i contributi allo sviluppo della storia hanno toccato proprio ieri quota 100. Insieme al “gruppo”, gli alunni e il docente del liceo agropolese hanno anche realizzato un sito sul quale è possibile leggere ciò che è stato scritto finora in una versione corretta da eventuali errori morfo-sintattici. “Il romanzo procede speditamente – ha spiegato il professore Rossi – In due settimane abbiamo già registrato un gran numero di colpi di scena e presumo che le cose non cambieranno nelle prossime, comunque il progetto non nasconde alcuna velleità artistica. Chiamiamolo pure un esperimento. Fino ad ora, i romanzi avevano sempre avuto una fine: questo potrebbe anche non averne… L’aspetto davvero affascinante di questo progetto è la partecipazione appassionata di tanti studenti alla scrittura del romanzo – ha spiegato il professore Rossi – Si dice che su Facebook i giovani trascorrano intere giornate. Bene, mai come in questo caso, l’entusiasmo e la partecipazione degli studenti è ben spesa.”. Una curiosità. Il primo contributo al romanzo è di un abruzzese e reca la data 5 aprile, alle ore 22 e 25: cinque ore prima del sisma che avrebbe messo in ginocchio la regione.







