Tacida, la donnina che parlava allo specchio
di Tonino Luppino | BlogDi recente, un amico, mentre mi confidava la mancanza di virtù d'una sua conoscente, da lui definita, senza fronzoli, "ciuccia presuntuosa", mi ha consentito di fare un bel viaggio a ritroso nel tempo di oltre quarant'anni. Ero studente universitario, e mi piaceva ascoltare le storie e le storielle raccontate dagli anziani, quelle querce d'una volta, così amabili e dignitosi! Ebbene, uno di questi vecchietti, un arzillo novantenne che chiamerò "cumpà Ciccillo" , mi raccontò la storia di Tacida -nome, naturalmente, fittizio- una insuperabile e vanitosa "gattina" (così la chiamava il vecchietto!) che pensava d'essere una leonessa.
Tacida era un tormento per lo spirito, soprattutto per coloro che avevano la sventura d'incontrarla. Per "cumpà Ciccillo" era anche poco intelligente, e, quindi, non conosceva i propri limiti.
S'era fatto su misura l'abitino della personcina perbene, della serie "io qui, io lì...io,io,io" !
Magari era anche convinta delle stupidaggini che diceva e le faceva uscire dalla sua bocca, con una gestualità così antipatica, da far incavolare anche le persone taciturne e tolleranti. " Ma le persone- osservava divertito "cumpà Ciccillo"- diventate più smaliziate d' una volta, non la frequentavano e si infastidivano quando la incontravano!".
Tacida visse la sua grigia esistenza, nel segno della saccenteria più esasperata!
"Pensa- mi diceva inorridito " cumpa Ciccillo"- s' era talmente abituata a questo lugubre " modus vivendi",che, quando non riusciva a coinvolgere qualche povero interlocutore, ignaro della sua ormai proverbiale stupidità e pedanteria, parlava a vuoto...guardandosi allo specchio!".
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