Capaccio - Tentata violenza in pieno centro e in pieno giorno ad una ragazza del posto
Il fatto si è verificato qualche giorno fa nel cuore del centro urbano di Capaccio scalo. La vittima è stata accerchiata da un gruppo di cittadini extracomunitari. Erano circa le 13 e la giovane, come di consueto, si stata recando a lavoro per effettuare il turno pomeridiano. Stava percorrendo via Italia ’61 camminando in direzione via Fornilli. All’improvviso è stata avvicinata da un gruppo di stranieri a bordo di biciclette e motorini. Gli extracomunitari hanno accerchiata la ragazza iniziando a molestarla. La vittima molto spaventata ha urlato cercando di divincolarsi. Dopo qualche minuto è riuscita a liberarsi e a scappare trovando rifugio in un’attività commerciale situata a pochissima distanza da dove si è consumato il fatto. Gli extracomunitari, che sembra fossero in stato di ebbrezza, a quel punto non hanno potuto far altro che scappare anche per evitare possibili conseguenze. La ventiduenne in stato di choc ha raccontato al commerciante quello che era successo e il tentativo di violenza subito. L’uomo ha cercato di calmarla, chiedendole se voleva presentare una denuncia ai carabinieri. La ragazza ha, però, deciso di non procedere subito con la denuncia. E ha chiesto al commerciante di essere accompagnata sul posto di lavoro dove è arrivata ancora in stato di agitazione.
Un episodio che si è verificato nel centro urbano e in pieno giorno.
"Non è concepibile – affermano alcuni residenti – che si verificano episodi simili anche in zone centrali e frequentatissime, in pieno giorno, questo dimostra la sfrontataggine di certe persone. Bisogna aumentare i controlli per verificare quanti di questi cittadini extracomunitari vivono nel nostro comune legalmente".
Non è la prima volta purtroppo che gli extracomunitari si rendono protagonisti di episodi del genere. Spesso sono responsabili di risse e disordini all’interno di locali pubblici. Soprattutto in alcune contrade come Laura e Ponte Barizzo la loro presenza è massiccia e non tutti vivono nel rispetto della legalità. Angela Sabetta (foto repertorio)






