Agropoli: protocollo d'intesa contro infiltrazioni mafiose negli appalti
Il Comune di Agropoli sottoscrive con la Prefettura di Salerno il “Protocollo di Intesa per la prevenzione di infiltrazioni della criminalità organizzata nel settore dei contratti pubblici di lavori, servizi e forniture”. Il protocollo è stato elaborato dal Ministero dell’Interno per la collaborazione tra Enti pubblici quale strumento preventivo del rischio di inquinamento da parte della criminalità organizzata nelle fasi di realizzazione delle opere pubbliche.
L’ obiettivo è garantire trasparenza e legalità nell’affidamento degli appalti pubblici, in particolare per tutti i contratti di lavori superiori a 250mila euro. «Il protocollo – afferma il sindaco di Agropoli Franco Alfieri – che sarà sottoscritto anche dal Comune di Agropoli, così come già fatto da altri enti come ad esempio la Provincia di Salerno, si configura come un efficace strumento di collaborazione tra Prefettura ed enti locali, mirato a garantire la trasparenza nelle procedure di affidamento degli appalti ed il contrasto di indebite pressioni e condizionamenti illeciti». Interviene, nello specifico, per tre aree sensibili:
- monitoraggio preventivo dei bandi di gara;
- implementazione nella gestione dei flussi informativi con la Prefettura;
- vigilanza nella fase della cantierizzazione ed esecuzione dei lavori per rilevare possibili anomalie nel corso della realizzazione dell’opera o della fornitura.
Tra i diversi impegni stabiliti dal Protocollo, quello per il Comune di Agropoli di trasmettere alla Prefettura lo schema dei bandi prima della pubblicazione al fine della verifica della presenza di condizioni e clausole controindicate sotto il profilo della trasparenza e della piena concorrenza tra le imprese partecipanti. La Prefettura provvederà a controllare che il bando contenga una clausola con la quale l’impresa concorrente si impegna a dichiarare di non essere in situazione di controllo o collegamento con altre imprese che concorrono alla stessa gara e che non si è accordata e non si accorderà con altri partecipanti alla gara. Nello stesso bando, ai fini delle verifiche antimafia, deve essere indicato che l’impresa aggiudicataria si impegna a comunicare al Comune i dati relativi alle società e alle imprese chiamati a realizzare l’intervento. Il bando, inoltre, dovrà contenere le previsioni di clausole che consentano la risoluzione del vincolo contrattuale a seguito dell’esito interdittivo delle informative antimafie. La ditta che vince la gara dovrà segnalare, secondo clausola del Protocollo, anche ogni qualsiasi tentativo illecito di richiesta di denaro e/o di “protezione”. Stessa modalità verrà seguita dalle ditte subappaltatrici.







