8 marzo giornata di riflessione sulla donna......e sulla coppia

Questa opera di Ferdinando Lignano dalla Mostra “CONTORSIONI METAFORICHE” dedicata alla donna, ci dà la possibilità di osservare il sentire di un uomo su tale tematica e di riflettere sulla situazione attuale.

L’Arte può silenziosamente comunicare in modo più profondo e sincero!

Le sofferte contorsioni nella cellula vitale esprimono la comprensione per le tante difficoltà affrontate dalle donne per trovare la propria dimensione esistenziale, nella completezza della propria personalità.

Pur nel difficile iter della sua evoluzione in campo sociale, culturale, lavorativo, ella è vista “Portatrice di Pane”, ovvero responsabile della Comunione della famiglia, di quell’insieme essenziale il cui simbolo è la mensa.

In questo sforzo della donna, in questa “contorsione” si auspica che l’uomo riesca ad entrare, a prenderla per mano e trasformarla in danza armonica!

L’uomo è smarrito, sgomento, non è pronto a questa nuova realtà!

I più deboli psichicamente, i più violenti, incapaci, possono anche reagire in modo estremo. Certamente non è comportamento scusabile, ma ancora una volta la Donna_Madre, la Donna_Natura, la Donna_Terra deve forse, per la sua innata maggiore forza psichica e maggiore comprensione, aiutare i compagni della loro vita a comprendere ed accettare questa nuova legittima realtà.

Non più le donne devono adoperare quei mezzucci che nei secoli hanno dovuto spesso imparare per difendersi e sopravvivere ad imposizioni maschiliste, ovvero falsità e furberie.

La coppia è troppo in crisi, deve costruire nuovi stili di vita!

Sembra che troppo spesso la donna imita anche il peggio del comportamento maschile, come la faciltà nel tradire, nell’essere coinvolta in banali rapporti erotici al di là della coppia ed altro. Gli uomini anche imitano il peggio delle donne in atteggiamenti, in un eccessivo culto dell’esteriorità.

Ciascuno invece dovrebbe esaltare il meglio delle proprie caratteristiche di genere, in un’affermazione dello stesso valore dei due generi, delle legittime richieste e soddisfazioni che esigono libertà di movimento, fiducia, rispetto del proprio iter lavorativo e culturale, in un insieme che non sia asfissia, nella proficua diversità di fondo.

Una diversità che va compresa ed accettata come valore.

Necessita raggiungere un rapporto di parità su forti basi, oggi le riflessioni vanno rivolte alla coppia troppo in crisi, necessita formare i due generi alla capacità di amare, che significa volere la realizzazione dell’altro/a, no alla vergogna di voler possedere.

Troppe ancora femmine e maschi non riescono ad essere donne ed uomini, ed anche in questo giorno che costò la vita a donne che cercavano di difendere i loro diritti, si offendono concetti importanti, “scherzando”(?) volgarmente su minigonne e concetti simili!!

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