Hotel Baia, geologi al lavoro C’è il rischio di altre frane
SALERNO - C’è ancora una parte di roccia che preoccupa i geologi che da oltre 24 ore stanno lavorando al Lloyd’s Baia Hotel, dove martedì dal costone si è staccato un masso di mille metri cubi, che ha invaso la piscina della struttura ricettiva. Si tratta di una porzione di montagna abbastanza voluminosa, posta proprio accanto alla zona crollata. È su questa parte del costone roccioso che si sta concentrando principalmente l’attenzione dei geologi del Comune di Salerno e del Genio civile (convocati, questi ultimi, ieri mattina dal prefetto di Salerno, Claudio Meoli), che affiancano i tecnici delegati dai proprietari dell’albergo. Il rischio è che ci possa essere un altro crollo. E, per evitare qualsiasi tipo di pericolo, gli esperti stanno verificando la stabilità dell’enorme masso incriminato. Sembra, almeno da un primo sopralluogo, che la parte potrebbe cedere da un momento all’altro. E se le verifiche tecniche dovessero accertarne il pericolo, allora si dovrà provvedere a staccare immediatamente la parte del costone incriminata.
Tutto dovrà essere fatto nella giornata di oggi, giovedì, perchè per venerdì è convocato (non si sa ancora l’ora precisa) il secondo incontro in Prefettura. Dove i geologi saranno chiamati a relazionare sul lavoro svolto e poi, di concerto, decidere gli interventi da effettuare per mettere completamente in sicurezza la zona e consentire alla struttura ricettiva di riprendere la propria attività. Per fortuna, dopo il crollo improvviso di martedì mattina, non si sono verificati ulteriori smottamenti. E questo è già un segnale positivo. In ogni caso, sia il Comune di Salerno che l’amministrazione di Vietri hanno preso le proprie precauzioni, con i primi interventi di messa in sicurezza da parte del comune capoluogo e con l’interdizione della spiaggia sottostante il Baia Hotel.
Intanto, mercoledì mattina, anche la Capitaneria di porto di Salerno ha emesso una propria ordinanza. Che rispecchia in pieno gli impegni assunti dal comandante Vincenzo De Luca durante il primo incontro urgente convocato in Prefettura qualche ora dopo la frana. Che consistono nell’inibire a chiunque lo sbarco sulla spiaggia interdetta o un eventuale accesso per vie laterali. I militari della Capitaneria vigileranno da mare su eventuali infrazioni, sanzionando amministrativamente i trasgressori. La frana si è verificata l’altrieri a mezzogiorno, quando alcuni operai erano impegnati in ordinari lavori di manutenzione della piscina dell’albergo. La furia del masso alto 25 metri, che ha distrutto la rete di protezione metallica e la scala di legno utilizzata per l’accesso a mare dell’albergo, per fortuna non ha causato danni agli operai.
Angela Cappetta
 
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