Rubato l'oro di San Pasquale a Sicignano. Durante la festa, scompare il tesoro
La statua era ricoperta da oltre due chili di preziosi
Non si sa per ora verso quali persone dirigere i sospetti
SALERNO - A Sicignano degli Alburni tutti sperano che finisca come nel Film di Dino Risi, «Operazione San Gennaro». Con Nino Manfredi che, molto a malincuore, accompagnato dall'Arcivescovo, riporta indietro i tesori di San Gennaro, che lui stesso aveva rubato. Per ora nessuno si è fatto vivo.
Ieri a Galdo, in una frazione di Sicignano degli Alburni, si tenevano i festeggiamenti in onore del patrono San Pasquale Baylon. La statua del santo, per l'occasione, era stata esposta, munita di tutti i doni degli ex voto. Davanti al simulacro c'erano spille, anelli, collane, monili e altri oggetti d'oro: oltre due chili di preziosi. Altri doni erano cuciti sul mantello di velluto nero che ricopriva la statua.
Intorno alle nove di sabato sera, qualcuno è entrato nella chiesa deserta. Senza troppi complimenti, ha spogliato la San Pasquale di tutti gli oggetti preziosi, di cui era ricoperto. Ha lanciato l'allarme una ragazza, che è entrata poco dopo e che si è accorta del furto. Finora non solo non è stato possibile individuare un responsabile ma neanche indirizzare verso chiunque i sospetti. Il parroco di Galdo, Don Elvio Flores, non è rimasto colpito da quanto accaduto: «E' un colpo duro, durissimo. Esponiamo l'oro da vent'anni e non è mai accaduto nulla. Entro in chiesa in queste ore col patema d'animo».
Giorgio Mottola







