A Salerno il mare è pulito, migliorata la qualità di balneazione delle acque
L’obiettivo è migliorare la qualità di balneazione delle acque salernitane. «Senza mai abbassare la guardia», ammonisce il presidente della Siis spa, Fernando Argentino, che ieri mattina, con il professore Vincenzo Belgiorno, il vicepresidente dell’Ato, Geppino Parente, e il direttore della società che gestisce il ciclo idrico integrato, Giuseppe Giannella, ha illustrato i nuovi tre interventi effettuati sul depuratore salernitano che promettono acque più cristalline. E anche una stagione balneare più tranquilla rispetto allo scorso anno, quando l’impianto fu costretto a fermarsi per lavori di manutenzione e, di conseguenza, il Comune fu obbligato a emettere un’ordinanza che vietava la balneazione. «Con la speranza - affermano - di fornire un contributo essenziale per restituire alla città un mare più pulito». Il primo intervento, conclusosi a dicembre scorso, ha riguardato la ristrutturazione integrale dei trattamenti preliminari di dissabbiatura e disoleatura, l’adeguamento degli impianti elettrici e l’aumento del recupero energetico con il ripristino di un sistema di digestione anaerobica. Il secondo stralcio di interventi, in fase di completamento, invece, ha investito la stazione di sollevamento a monte dell’impianto, il potenziamento dei dispositivi di controllo e il trattamento dei fanghi. L’ultimo sforzo della spa, attualmente in corso, infine, insiste sul telecontrollo delle pompe di sollevamento. Il tutto per un investimento totale di 27 milioni di euro, ottenuti dal Por Campania 2000-2006. Non senza fatica, però, «dal momento che - spiega Geppino Parente - il contributo ci è stato erogato a fine 2006 e corriamo il rischio che si ripeta la stessa storia». Perchè, per riammodernare l’impianto salernitano in cui confluiscono i collettori di dieci comuni, occorrono altri 85 milioni di euro «necessari - aggiunge Giannella anche per eliminare i cattivi odori, precisando che non sempre dipendono da noi». E poi, ironizzando sui finanziamenti regionali, ricorda che «i primi contributi arrivati dalla Regione Campania sono sfociati in problemi giudiziari (la maggior parte degli ex dirigenti dell’impianto salernitano, eccetto lo stesso Giannella, sono stati rinviati a giudizio per scarico abusivo di acque refluee; ndr). Non ne vorremmo altri». Tuttavia il sostegno economico di Palazzo Santa Lucia servirebbe anche a garantire la messa a norma di tutti gli impianti esistenti in provincia. In modo da garantire un mare più pulito da Sapri a Positano. Ma la Costiera rappresenta un altro ostacolo, dal momento che la depurazione delle acque compete al Commissario straordinario per l’emergenza rifiuti. «Abbiamo chiesto di tornare all’ordinario - incalza Parente - ma, come per i finanziamenti ulteriori, anche su questo punto non abbiamo mai ricevuto risposte da Napoli ». Per il momento l’obiettivo dei dirigenti Siis è anche evitare gli scarichi abusivi delle «attività illegali che si affacciano sui canali». Lo scopo dei salernitani, invece, è solo bagnarsi in acque pulite.
Angela Cappetta
 
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