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A Salerno il mare è pulito, migliorata la qualità di balneazione delle acque

📅 lunedì 18 maggio 2009 · 📰 AmbienteSalerno

Null
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L’obiettivo è mi­gliorare la qualità di balneazione delle acque salernitane. «Senza mai abbassare la guardia», ammo­nisce il presidente della Siis spa, Fernando Argentino, che ieri matti­na, con il professore Vincenzo Bel­giorno, il vicepresidente dell’Ato, Geppino Parente, e il direttore del­la società che gestisce il ciclo idri­co integrato, Giuseppe Giannella, ha illustrato i nuovi tre interventi effettuati sul depuratore salernita­no che promettono acque più cri­stalline. E anche una stagione bal­neare più tranquilla rispetto allo scorso anno, quando l’impianto fu costretto a fermarsi per lavori di manutenzione e, di conseguenza, il Comune fu obbligato a emettere un’ordinanza che vietava la balnea­zione. «Con la speranza - afferma­no - di fornire un contributo essen­ziale per restituire alla città un ma­re più pulito». Il primo intervento, conclusosi a dicembre scorso, ha riguardato la ristrutturazione integrale dei trattamenti preliminari di dissab­biatura e disoleatura, l’adeguamen­to degli impianti elettrici e l’au­mento del recupero energetico con il ripristino di un sistema di dige­stione anaerobica. Il secondo stral­cio di interventi, in fase di comple­tamento, invece, ha investito la sta­zione di sollevamento a monte del­l’impianto, il potenziamento dei di­spositivi di controllo e il trattamen­to dei fanghi. L’ultimo sforzo della spa, attualmente in corso, infine, insiste sul telecontrollo delle pom­pe di sollevamento. Il tutto per un investimento totale di 27 milioni di euro, ottenuti dal Por Campania 2000-2006. Non senza fatica, però, «dal momento che - spiega Geppi­no Parente - il contributo ci è stato erogato a fine 2006 e corriamo il ri­schio che si ripeta la stessa storia». Perchè, per riammodernare l’im­pianto salernitano in cui conflui­scono i collettori di dieci comuni, occorrono altri 85 milioni di euro «necessari - aggiunge Giannella ­anche per eliminare i cattivi odori, precisando che non sempre dipen­dono da noi». E poi, ironizzando sui finanziamenti regionali, ricor­da che «i primi contributi arrivati dalla Regione Campania sono sfo­ciati in problemi giudiziari (la mag­gior parte degli ex dirigenti dell’im­pianto salernitano, eccetto lo stes­so Giannella, sono stati rinviati a giudizio per scarico abusivo di ac­que refluee; ndr). Non ne vorrem­mo altri». Tuttavia il sostegno eco­nomico di Palazzo Santa Lucia ser­virebbe anche a garantire la messa a norma di tutti gli impianti esi­stenti in provincia. In modo da ga­rantire un mare più pulito da Sapri a Positano. Ma la Costiera rappre­senta un altro ostacolo, dal mo­mento che la depurazione delle ac­que compete al Commissario stra­ordinario per l’emergenza rifiuti. «Abbiamo chiesto di tornare all’or­dinario - incalza Parente - ma, co­me per i finanziamenti ulteriori, anche su questo punto non abbia­mo mai ricevuto risposte da Napo­li ». Per il momento l’obiettivo dei dirigenti Siis è anche evitare gli sca­richi abusivi delle «attività illegali che si affacciano sui canali». Lo sco­po dei salernitani, invece, è solo ba­gnarsi in acque pulite.

Angela Cappetta

Fonte: corrieredelmezzogiorno.corriere.it

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