Vallo della Lucania, condannato il vescovo ha diffamato il presidente del tribunale. Dovrà versare 54.000 euro

Cinquantaquattromila euro di risarcimento danni. È quanto dovrà pagare il vescovo di Vallo della Lucania, Giuseppe Rocco Favale, al presidente del Tribunale di Vallo della Lucania, Claudio Tringali. Lo ha stabilito il giudice monocratico del Tribunale di Napoli, Carla Sorrentino. Il vescovo vallese era stato querelato per diffamazione da Tringali in seguito ad una lettera aperta pubblicata nel luglio del 2005 e indirizzata ai fedeli della diocesi. Nella lettera, il vescovo accusava il presidente del Tribunale di Vallo della Lucania di accanimento nei suoi confronti. Al centro della vicenda, le indagini su presunte irregolarità nell’uso dei fondi per la ristrutturazione di un convento francescano a Centola-Palinuro che vedevano Favale accusato di abuso di ufficio e falso. Nella lettera, il vescovo, in seguito assolto per non aver commesso il fatto, parlava di «manovra orchestrata di origine ideologica» e «uso strumentale e arbitrario del potere giudiziario». Da qui la querela per diffamazione presentata dal giudice Tringali e la condanna del Tribunale di Napoli. Monsignor Giuseppe Rocco Favale è stato condannato a pagare un risarcimento danni di 54mila euro, una pena pecuniaria di 5mila euro per diffamazione a mezzo stampa e 4mila euro come pagamento delle spese processuali.