Ravello: sequestrati in una villa 48 reperti archeologici
Costiera Amalfitana. Nell’ambito di una mirata operazione a tutela del patrimonio archeologico disposta dal Comando Provinciale di Salerno, i militari della Sezione Operativa Navale della Guardia di Finanza di Salerno hanno sequestrato, in località “Marmorata” del Comune di Ravello, in Costa d'Amalfi, 48 reperti di particolare interesse archeologico.
L’operazione “Poseidone”, preceduta da un altro intervento analogo, in un’altra esclusiva struttura ricettiva, dove sono stati rinvenuti ulteriori reperti di rilevante interesse archeologico dell’età romana, si inquadra nella normale attività di tutela del patrimonio artistico ed archeologico svolta dal Reparto Navale di Salerno.
Il rinvenimento, avvenuto in una esclusiva struttura turistico-alberghiera, consta prevalentemente in anfore romane, capitelli corinzi ed alto medievali dal valore inestimabile. L’operazione, svolta con la collaborazione della Soprintendenza per i Beni Archeologici per le Province di Salerno ed Avellino, frutto anche del continuo monitoraggio del “Web” da parte delle Fiamme Gialle (grazie ai software di “intelligence” in possesso del Corpo), è scaturita dalla visione del sito internet di una esclusiva struttura alberghiera della Costiera Amalfitana, sita in località “Marmorata” del Comune di Ravello, dove in alcune foto sono visibili dei reperti archeologici.
Il proprietario della villa ed il legale rappresentante della società, che gestisce il complesso turistico, sono stati deferiti alla competente autorità giudiziaria per aver violato la normativa specifica che prevede la denuncia entro le 24 ore alle competenti Autorità, trattandosi di beni culturali che pertanto fanno parte del demanio o del patrimonio indisponibile dello stato. Infatti, chi omette di denunciare il rinvenimento di beni culturali, nei termini previsti dalla legge, e’ punito con l’arresto fino ad un anno e l’ammenda da €. 310,00 ad €. 3.099,00.
Dal 2003 ad oggi, la Guardia di Finanza di Salerno ha sequestrato numerosi reperti archeologici rinvenuti prevalentemente all’interno di ville della costiera amalfitana. Il bilancio è di 382 reperti sequestrati e 18 persone denunciate. Si tratta di monete greco-romane, anelli, monili, tombe, colonne, capitelli, anfore dell’epoca romana provenienti dal tirreno meridionale, particolarmente ricco di reperti a causa di numerosi bastimenti affondati nell’antichità.
fonte: comunicato stampa Comando Provinciale Guardia di Finanza






