Gabbiani come nel film «Gli uccelli», operai aggrediti per difendere un nido
SALERNO - Come nel film «Gli Uccelli». Nel pomeriggio di lunedì gli operai del cantiere del Campanile dell’Annunziata mentre sistemavano le impalcature sulla cuspide del monumento sono stati letteralmente impediti di continuare i lavori da un piccolo stormo di gabbiani inferociti. Il motivo di tanta ferocia l’ha compreso subito l’architetto Antonio Carluccio, responsabile del progetto di restauro di questa straordinaria opera progettata nella prima metà del Settecento da Ferdinando Sanfelice. Uno degli operai, il più coraggioso, vanamente ha tentato di resistere agli attacchi fino a quando il morso di uno degli uccelli non gli ha addentato superficialmente una mano. Alla fine tutti hanno compreso che in qualche posto ben nascosto del campanile si celasse agli occhi dei lavoratori un nido di piccoli uccelli che da giorni attendevano di essere imbeccati dai genitori.
L’architetto Carluccio, appassionato difensore degli uccelli, ha capito subito che per continuare i lavori era il caso di chiamare gli esperti della Lipu che avrebbero sicuramente trovato per il nido una soluzione adeguata. E di fatto nel pomeriggio di oggi una squadra di esperti è salita sulle impalcature del campanile e con alta competenza ha rimosso con cura il nido, dove cinguettavano due vispi uccelli impauriti. La calma è tornata sul cantiere solo quando i gabbiani si sono resi conti che gli addetti della protezione uccelli avevano spostato il nido a poca distanza sulla cupola della attigua chiesa dell’Annunziata. Da allora uno stormo di gabbiani ha cominciato a emettere garriti di festa volando dalla croce del campanile alla nuova sistemazione del nido, mentre gli operai riprendevano il lavoro in piena tranquillità .
Ugo Di Pace







