AGROPOLI - "VOGLIAMO UN TEATRO!"
Gli attori della compagnia il Sipario denunciano a viva voce la scarsa considerazione da parte delle Istituzioni per il teatro. Umberto Anaclerico, Gino Landolfi, Rita Fedele, Silvana Tricarico, Rosario Iodice, Sergio Iodice, Pierpaolo Iorio, Carmine Macinante, Michele Ruggiero, Carolina di Giaimo, Nico Caruccio necessitano di un luogo deputato dove produrre spettacoli teatrali e dar spazio anche ai grandi come Massimo Ranieri, Christian De Sica, Lorella Cuccarini di essere applaudi da un pubblico generoso e comprensivo come quello di Agropoli.
Umberto Anaclerico è il Presidente ed uno dei maggiori interpreti della compagnia teatrale il Sipario di Agropoli. E’ da molti anni che l’artista opera sul territorio di Agropoli. La sua passione per il teatro nasce nel 1983 tra i banchi di scuola dell’Istituto Tecnico Commerciale. E’ grazie alla professoressa Rizzo, a Gerardo Santosuosso che Umberto riesce a portare il teatro nelle scuole.
Nel giovane artista accresce sempre più l’amore per quest’arte meravigliosa. Da qui incomincia a comprare i libri di Eduardo De Filippo, Di Eduardo Scarpetta, ecc. – personaggi che hanno fatto la storia del mondo del teatro. A diciotto anni incomincia a viaggiare molto per assistere a spettacoli teatrali di vasta portata. Nasce, così, l’Associazione teatrale il Sipario grazie al prezioso intervento di amici intimi di Anaclerico, quali Pasquale Miglino, Gerardo Santosuosso, Emilio Benevento, ecc.
Negli anni ottanta, Umberto e tutta la sua compagnia creano una struttura di centoventi posti, destinata nel corso degli anni a scomparire per varie vicissitudini personali. Oggi Agropoli non ha più un teatro, uno spazio idoneo per allestire spettacoli teatrali ed è vergognoso ed umiliante per i cittadini ed i turisti. Produrre spettacoli ad Agropoli diventa sempre più difficile. “E’ una missione impossibile!” ironizza Umberto.
“Anni fa c’erano almeno tre cinema. Oggi non c’è un luogo deputato per fare teatro e ciò è per noi una vera umiliazione! E’ inammissibile ed inconcepibile servirsi di posti ristretti dove poter essere applauditi dal nostro pubblico ormai stanco e deluso delle Istituzioni. A noi artisti, ai cittadini agropolesi non bastano solo le chiacchiere. Ciò che conta veramente sono i fatti” dichiara Anaclerico. “Chi di dovere ci ha chiuso e ci continua a chiudere le porte in faccia! – continua Umberto - Noi non possiamo più andare avanti così! L’unico dato certo è il nostro amore per il teatro. Chi ama l’arte, dimostra di avere buoni sentimenti. Ma chi non ama l’arte dimostra di essere insensibile alle nostre iniziative e menefreghista al nostro mondo: un mondo pulito, senza lotte continue per accrescere il proprio potere. I veri sentimenti ci aiutano a vivere meglio, ad aiutare il prossimo”.
 
         Effettua una ricerca
        Effettua una ricerca
      







