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Ciclo integrato dei rifiuti: sentenza in favore del Comune di Ascea

Nessun potere ai Consorzi di bacino nella gestione del ciclo integrato dei rifiuti: la potestà decisionale è dei Comuni.

Lo ha sentenziato il Consiglio di Stato risolvendo la “querelle” tra il Comune di Ascea e il Co.Ri.Sa 4.

Confermata la legittimità degli atti della procedura di gara attivata dall’ente locale cilentano.

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giovedì 30 luglio 2015
Comunicato Stampa
CilentoNotizie su GNews

ASCEA – Nelle more dell’effettiva costituzione delle autorità d’ambito provinciali (i cosiddetti A.T.O.), i Comuni della Campania potranno prescindere dai Consorzi di bacino (e dalle relative società pubbliche) nella gestione del servizio integrato di igiene urbana, provvedendo autonomamente all’affidamento delle attività di raccolta, trasporto e smaltimento dei rifiuti, previo espletamento di procedure di evidenza pubblica.

È quanto è statuito nella sentenza n. 3719 del 28.7.2015, con la quale la Sez. V del Consiglio di Stato ha definitivamente concluso la controversia intrapresa dal Consorzio rifiuti bacino Salerno 4 in liquidazione, il quale, con il ricorso redatto dell’avvocato Marcello Feola, aveva impugnato dinanzi al T.A.R. Campania-Sezione di Salerno il bando di gara con il quale l’Amministrazione Comunale di Ascea aveva dato avvio, per il triennio 2015 – 2017, alla gestione autonoma del ciclo integrato dei rifiuti. [....]

“Abbiamo perseguito con convinzione e fermezza l’obiettivo di ‘affrancare’ il Comune di Ascea dalla gestione di un servizio fondamentale per cittadini e turisti, già accentrata in capo al Consorzio smaltimento rifiuti bacino Salerno 4 e alla sua società partecipata ‘Yele S.p.a.’, avendo ritenuto necessario elevare la qualità delle attività di raccolta e di smaltimento dei rifiuti e, nel contempo, ridurre i costi a carico della comunità”, dichiara il Sindaco di Ascea Pietro D’Angiolillo. “Prima il T.A.R. e, poi, il Consiglio di Stato, mediante uno scrutinio rigoroso e puntuale, hanno confermato la piena legittimità della nostra azione” – continua il primo cittadino – “premiando appieno le scelte operate dall’Amministrazione Comunale e consentendoci, per tale via, di erogare un servizio più efficiente con un risparmio annuo per le casse comunali di circa € 300.000 e, per i tre anni di appalto, di oltre € 900.000. Siamo, dunque, assolutamente soddisfatti, anche perché la vittoria di Ascea è la vittoria di tutti i Comuni della Campania. Importante sottolineare, infatti, che la nostra Amministrazione ha fatto da ‘battistrada’ nell’assumere il percorso di gestione autonoma del servizio”.

Gli fanno eco gli avvocati Pasquale D’Angiolillo e Antonio Brancaccio, secondo i quali “la sentenza del Consiglio di Stato merita particolare menzione giacché costituisce un precedente giurisprudenziale di significativa valenza. Il Massimo Giudice Amministrativo ha sancito, per la prima volta, apertis verbis, il principio di autonomia decisionale dei Comuni nell’organizzazione e nell’erogazione del servizio integrato di raccolta, trasporto e smaltimento dei rifiuti solidi urbani, nelle more della piena attivazione della gestione ‘in forma associata’ da parte degli enti di governo degli Ambiti Territoriali Ottimali. Cosicché la decisione dei giudici di appello riguardante Ascea, per l’ampiezza e l’esaustività della motivazione, costituisce, a ragion veduta, utile riferimento per tutti gli enti locali campani che intendessero seguire il medesimo iter amministrativo”.

 
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