CILENTO: I BORGHI DEI MISTERI
di Marisa Russo | BlogNella Casa Santa Scolastica a S Maria di Castellabate, dove si sta svolgendo la XXV Edizione della Rassegna dei Libri Meridionali diretta dal professore Gennaro Malzone, che si concluderà con Mostre d’Arte il 28 agosto, è stato presentato il testo di Gennaro Guida “I Borghi dei Misteri” Edizione LargoLibri, con interventi musicali di Francesca Orlotti.
Il testo ambientato nel Cilento intende comunicare il fascino più nascosto ma più tipico di questa particolare terra, che solo pochi riescono a recepire e che invece molti di più dovrebbero cogliere!
Varie le motivazioni di questo fascino, accenniamo almeno alla morfologia del territorio che dalla montagna attraversa colline, fiumi, sino a giungere al mare, tra lunghe strade tortuose tra il verde.
Interessante anche la stratificazione culturale avvenuta nei secoli, ogni cultura lasciando tracce della sua presenza, mai del tutto annullata!
I protagonisti del libro sono tre in uno, già numero suggestivo, il cavallo, il suo cavaliere medioevale e la sua spada, che percorrono il territorio.
Il cavallo è simbolo di grande energia istintiva tra una grande dualità, il cavallo conduce il carro del sole ma anche il carro della luna, vola nel cielo come Pegaso, ma esce anche dal fuoco sotterraneo, è simbolo anche della dualità tra materialità e spiritualità.
Il cavaliere che lo cavalca cerca di equilibrare gli opposti ed è accompagnato dalla spada dalle due lame, lucenti, luminose, capaci anche di dividere il bene dal male!
Il cavaliere vaga in alcuni borghi del Cilento, incontra, tra realtà materiche palazzi, chiese, e tradizioni locali anche particolari rappresentazioni fantastiche che danno forme ad emozioni e percezioni indescrivibili.
E’ questa impostazione di Gennaro Guida una affascinante matrice che ci auguriamo svilupperà maggiormente.
Dopo aver recepito con concentrazione questo habitat attraverso i nostri cinque sensi, inalando i profumi della sua vegetazione, osservando il variare dei suoi paesaggi, assaporando i suoi prodotti, ascoltando i suoni naturali, bisogna lasciarsi andare nell’”avvertire” ciò che non ha forma, con le emozioni!
Questo libro intrinsecamente sembra allinearsi con la recente affermazione dell’archeologo Fabio Astone, che attribuisce il nome Cilento derivante dalla Dea Etrusca Cilens, la Dea che presiede alle luci ed alle ombre, in senso lato, ad opposti dai vari significati!
Invitiamo alla lettura di questo libro che non è semplicemente un libro fan, o una favola espressione di sola fantasia, ma un richiamo a recepire realtà immateriali……….andando oltre…….!!!!!

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