“L’ANELLO DEBOLE”_(L’AMORE E’ UNA FORZA O UNA DEBOLEZZA??)
IL LIBRO DI PIERA CARLOMAGNO PRESENTATO ALLA RASSEGNA LIBRI MERDIONALI A S.MARIA DI CASTELLABATE
di Marisa Russo | BlogLa gialla luce nella buia atmosfera ha fatto da sfondo alla presentazione del testo di Piera Carlomagno, definito un giallo, secondo l’uso italiano introdotto nel 1929 dalla Mondadori per catalogare libri che fanno “luce” su indagini di delitti.
“L’anello debole” Edizioni Cento Autori più che un giallo di fantasia io lo definerei un libro di denuncia di una Napoli non solare, come la tradizione la definisce, ma cupa, ambigua, dominata da poteri delinquenziali.
Piera Carlomagno affronta vari interessanti argomenti nel procedere della sua scrittura attenta, con l’uso di nomi simbolici, con descrizioni accurate che “dipingono” le varie scene.
Evidenziato il dramma dei figli dei delinquenti che nascono già con un marchio ed un iter predefinito da cui è molto difficile uscire.
In una intersecazione di realtà e fantasia rivela la conoscenza e l’impegno di giornalista e la creatività da scrittrice.
L’anello debole infine sembra rivelarsi non una situazione, un personaggio, ma l’amore, che può far svelare progetti delittuosi minuziosamente predefiniti.
Forse l’amore è in genere l’anello debole dell’esistenza programmata.
Sfuggire alla forza incontrollabile dei sentimenti è molto difficile, sembra essere uno dei messaggi più forti del testo.
Napoli viene descritta molto bene, introducendo il lettore in quel mondo fatto di contrasti, rispecchio dell’unione del focoso Vesuvio con il cullante mare! Il senso religioso si fonde con la scaramanzia, la superstizione, la passione con l’estrema freddezza, la dolcezza con la spietatezza!!
Non mancano le citazioni gastronomiche, dal ragù al babà, al caffè, quasi suscitandone i profumi!
Tutto si svolge su questo contraddittorio ed affascinante palcoscenico, dove ogni evento diviene un numero per essere giocato al lotto, per magari trasformare una disgrazia in una vittoria.
Credo che Carlomagno, sviluppando maggiormente gli imput interessanti che ha lanciato in questo testo, possa creare dei “gialli” particolari, impegnati nel sociale, in cui la denuncia giornalistica diventi sempre più la motivazione principale, ma capaci di approfondire anche problematiche esistenziali, soffermandosi su aspetti psicologici dei personaggi molto interessanti, che ha rivelato di saper cogliere.

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