"Grazie all’Ospedale di Agropoli la nostra bambina è salva!"
Semplice buon senso o alta umanità e competenza? Sta di fatto che l’Ospedale Civile di Agropoli aggiunge un’ulteriore tassello al proprio patrimonio personale in un periodo ancora altalenante che lo vuole chiuso per sempre da una parte, ma anche e soprattutto funzionante e sempre più efficiente dall’altra. L’episodio che vogliamo sia portato all’attenzione dei lettori, è quello di una bambina di 12 anni, che lo scorso 17 aprile, giunse all’Ospedale Civile di Agropoli gravemente ferita, in seguito ad un incidente.
La bambina, come emerso dalle prime radiografie, riportava una grave emorragia a causa di una ferita al fegato: le condizioni in cui versava non avrebbero permesso un immediato trasferimento presso altre strutture ospedaliere, una situazione ed una tipologia che probabilmente l’avrebbero condotta alla morte. Il personale medico presente però, dinanzi alla gravità e alle difficoltà delle condizioni della piccola, non hanno esitato un attimo: hanno provveduto a tamponare l’emorragia e a medicarla, operazione questa, di circa 3 ore. Successivamente si è potuto provvedere al trasferimento della bambina tramite un’eliambulanza subito decollata dal vicino campo “Guariglia” alla volta del Cardarelli di Napoli. E’ qui che il personale medico del Reparto di Chirurgia Epatobiliare del Centro Trapianti fegato, ha potuto constatare l’eccellente operato svolto dai colleghi di Agropoli, considerati i veri artefici della salvezza della piccola: senza il giusto tempismo e la giusta responsabilità dinanzi alla gravità delle condizioni, sicuramente la situazione sarebbe precipitata e la piccola dodicenne non sarebbe potuta tornare a casa dai suoi genitori. Sono i familiari della bambina ora, che intendono ringraziare di tutto cuore il personale medico presente, per la professionalità e la prontezza d’intervento, non escludendo in ogni caso tutti coloro che, quotidianamente, assistono i degenti. E’ questo, un evento che sottolinea ancora di più, la preziosità e la necessità di avere sul territorio un presidio sanitario efficiente e funzionale, in grado di far fronte a situazioni d’emergenza come questo caso, ma anche di prestare le dovute cure per ogni tipo di patologia. RAFFAELLA VINCENZI







