NECESSITANO CURE DIVERSE PER UOMINI E DONNE
SI IMPEGNI NELLA MEDICINA DI GENERE
UOMO E DONNA SONO DIVERSI: UNA MEDICINA PUO’ GIOVARE AL PRIMO E DANNEGGIARE LA SECONDA
di Marisa Russo | BlogA Padova la prima cattedra in Italia di medicina di genere a Giovannella Baggio, la seconda in Europa.
QUANTI ANNI HO ATTESO PER L’INTERESSE ALLA BIOLOGIA ED ALLA MEDICINA DI GENERE!!!
Anche varie Associazioni sono impegnate nella diffusione della ricerca e della cultura della medicina di genere e speriamo che questo territorio, famoso per la prima grande SCUOLA MEDICA, dia contributi importanti in tale settore.
Ricordo che ero giovane studentessa universitaria di Scienze Biologiche quando, in una riunione, chiesi a due medici che già da alcuni anni esercitavano la professione, perché si davano identiche medicine ad uomini e donne pur ben sapendo (si fa per dire!) le diversità della costituzione dei due generi, come cromosomi, cellule, ormoni, fisiologia nel percorso della vita. Mi risposero ridendo, tentando anche di offendermi con una battuta stupida, “vorresti medicine con fiocco rosa per le femmine e fiocco azzurro per i maschi?”. Non risposi e quindi certamente pensarono che mi ero mortificata per la domanda, invece non ribattei perché ormai consapevole della loro stupidità, incapacità di ragionare, bloccati praticamente in nozioni imparate a memoria!
Avevo fatto una semplice riflessione, ma riflettere non è usuale!!
Sui libri tali argomenti non erano posti, la diversità si fermava all’utero ed annessi, ed al seno…….., non fa niente che anche gli altri organi, polmoni, cervello, cuore……. sono diversi negli uomini e nelle donne!!!
Se le vicende della mia vita non mi avessero condotto per altri impegni avrei tentato di rivolgermi a tale ricerche, verso la biologia di genere.
Il mondo culturale maschile è sempre stato poco interessato al mondo femminile, la biologia e la medicina non hanno fatto eccezione!
Anche altre motivazioni tuttavia hanno contribuito ad archiviare lo studio delle diverse reazioni dei due generi ai prodotti farmaceutici, come la difficoltà economica di fare doppie sperimentazioni su animali di diverso genere.
Finalmente il problema, posto ufficialmente da una decina di anni, si affronta chiaramente e si inizia a sperimentare.
Giovannella Baggio afferma che necessita la formazione di tutti i medici sulla medicina di genere.
Ad esempio si prescrive l’”aspirinetta” per prevenire l’infarto, ma se può essere benefica per l’uomo non è altrettanto per le donne.
Paladina di tale problematica è Paula Johnson, direttrice del centro per la salute femminile e della biologia di genere del Brigham Hospital di Boston.
Diverse le Regioni Italiane , Veneto, Toscana, Piemonte, Marche ed Emilia Romagna, che hanno inserito tale tema nel piano socio-sanitario…….. perché la Campania se ne disinteressa?????
Si chiede a tutti i medici di informarsi ed essere coscienti di tale diversità!
Inizino già tutte le donne pazienti a fare domande in tal senso per stimolare la preparazione dei medici!......Ora non possono più ridere!!
Tutta la società si deve attivare per tale scopo, la Spi e la Cgil stanno girando l’Italia per una Campagna Nazionale.
Si attivino in questo territorio tutte le Associazioni, in particolare ci rivolgiamo a quelle in prevalenza femminili, non dimentichiamo il grande ruolo che ebbero le donne nella grande, prestigiosa Scuola Medica Salernitana!







