La Chiesa del Cilento riflette sul Matrimonio e sulla Famiglia
di Emilio La Greca Romano | BlogIl Vescovo della Diocesi di Vallo della Lucania, Mons. Ciro Miniero, sostenuto attivamente dal Direttore della Pastorale Familiare Diocesana, nella persona di Don Roberto Guida, lo scorso 19 ottobre, nell’Auditorium del Seminario Diocesano di Vallo, ha fortemente voluto un incontro sul “Sacramento del Matrimonio, la vocazione alla santità coniugale, la Famiglia Chiesa domestica, l’esempio luminoso dei santi coniugi Luigi e Zelia Martin”. L’incontro è stato guidato da Don Silvio Longobardi, classe 1960, ordinato sacerdote nel 1986, incardinato nella Diocesi di Nocera Inferiore Sarno; responsabile del settore Cultura della Diocesi di Nocera-Sarno e custode della “Fraternità di Emmaus”, che ha sede proprio nel territorio parrocchiale della “Ss. Annunziata”, presso la “Cittadella della Carità”, dove attualmente egli risiede. E’ incaricato, in seno alla sua Diocesi, per il Progetto Culturale ed è Direttore Editoriale del Mensile Diocesano “Insieme”. All’incontro hanno preso parte diverse esponenti del clero locale e delle comunità parrocchiali della Chiesa del Cilento. Si è distinta, fra gli altri, la presenza della giornalista Giovanna Abbagnara, testimone della recente canonizzazione dei genitori di Santa Teresa di Lisieux. Abbagnara è attualmente impegnata in Diocesi nel percorso di formazione della pastorale della famiglia il cui prossimo incontro è previsto a S. Maria di Castellabate il 15 novembre 2015 alle ore 17,00.
I genitori di Santa Teresa di Lisieux sono i primi sposi a raggiungere insieme la santità ufficialmente riconosciuta. A quasi un secolo di distanza dalla canonizzazione di Teresa di Gesù Bambino, patrona delle missioni, il Santo Padre Francesco ha voluto canonizzare Louis e Zélie Martin, rispettivamente orologiaio e merlettaia, vissuti nel XIX secolo, esempi concreti di santità familiare come sposi e genitori.
“La famiglia e le relazioni familiari funzionano, così ha dichiarato padre Romano Gambalunga, postulatore della Causa di Canonizzazione, quando i coniugi prima di tutto vivono il loro incontro e la loro storia d’amore come una vocazione. Si ricevono, cioè, l’uno e l’altro dalle mani di Dio e vivono la loro vita, sapendo che c’è un disegno buono da scoprire insieme. Ci sono dei segni che Dio lascia, che lo Spirito suggerisce, attraverso i quali si può camminare insieme, imparando a stimarsi, a rispettarsi, a condividere tutte le situazioni che accadono, trovando nell’altro l’aiuto, il dono. E questo è solo uno sguardo che si può avere, se si ha la fiducia che c’è un Padre buono, che c’è un sostegno, se si fa l’esperienza della grazia, come loro hanno fatto. Vivere, quindi, prima di tutto il matrimonio come vocazione. E poi vivere anche il rapporto tra coniugi, quindi tra uomo e donna, come un’amicizia, dove c’è stima reciproca, dove si è alleati, dove si condivide un progetto comune, dove ci si aiuta anche ad educare i figli. E tutto questo i coniugi Martin lo hanno saputo vivere”.
La loro canonizzazione “testimonia che la santità impregna tutte le fasi della vita e che non ci sono difficoltà che non possono essere superate”. “La famiglia Martin, che oggi la Chiesa santifica, – diceva il postulatore – ha affrontato tutto sotto lo sguardo di Dio, mettendo Gesù Cristo al primo posto in ogni situazione, di gioia come di angoscia, certi sempre di questo grande abbraccio del Signore e che con il Suo aiuto sarebbero arrivati a fare qualunque cosa, a superare qualunque difficoltà”.
La canonizzazione di Louis e Zelie alla luce del Sinodo di ottobre assume una importanza rilevante in quanto il Sinodo si apre proprio al tema della famiglia. E’ la dimostrazione che la santità interessa tutte le fasi dell’esistenza e che tutte le difficoltà, in virtù della fede, possono essere superate. La scelta dei coniugi Louis e Zelie è cristiana nella coerenza pratica. Sempre hanno trovato la forza mettendo Dio al primo posto, assumendolo come identità attiva, entro la famiglia, nell’obbedienza e nella sequela quotidiana.
"Coloro che oggi sono stati proclamati Santi, precisò il Santo Padre in Piazza San Pietro, hanno costantemente servito con umiltà e carità straordinarie i fratelli, imitando così il divino Maestro (…). La testimonianza luminosa di questi nuovi Santi ci sprona a perseverare sulla strada del servizio gioioso ai fratelli, confidando nell’aiuto di Dio e nella materna protezione di Maria. Dal cielo ora veglino su di noi e ci sostengano con la loro potente intercessione"
Monsignor Miniero, attuale Vescovo della Chiesa del Cilento, ha voluto energicamente sottolineare con l’incontro del 19 ottobre u.s. che la famiglia e le relazioni familiari funzionano specialmente se i coniugi partecipano il proprio ruolo, aprendosi alla ricchezza dell’incontro e della loro storia d’amore come una autentica vocazione.
© RIPRODUZIONE RISERVATA






