Agropoli: I carnefici del benzinaio dal giudice
AGROPOLI. Sono state presentate ieri le richieste di convalida dei fermi dei tre giovani agropolesi responsabili della tentata rapina finita nel sangue, avvenuta sabato sera all’Ip, sulla strada provinciale, all’altezza dello svincolo sud di Agropoli, durante la quale ha perso la vita il gestore dell’impianto Davide Pecora, 64 anni. Si tratta del primo naturale passaggio di natura giudiziaria.
Tra oggi e domani Antonio De Rosa 20 anni, presunto basista, Pasquale Luca Giordano 20 anni e Maurizio Corradino 21 anni, compariranno davanti al giudice per le udienze di convalida dei fermi.
I tre giovani rispondono in concorso tra di loro di omicidio e tentata rapina a mano armata. Nelle prossime ore gli indagati saranno ascoltati e saranno ulteriormente chiariti tutti i tasselli dell’inchiesta, coordinata dal procuratore capo della Procura di Vallo della Lucania Alfredo Greco, e seguita dal sostituto procuratore Francesco Rotondo.
Le indagini al momento sono concentrate sulla ricerca del fucile utilizzato dai malviventi per sparare al benzinaio. «Quando ritroveremo l’arma utilizzata avremo altri elementi utili - dichiara Greco - per condurre le indagini. Avremo a disposizione più particolari».
Agli investigatori sará chiaro come i rapinatori si sono procurati l’arma che risulterebbe modificata e, probabilmente, di fabbricazione artigianale che potrebbe essere stata abbandonata nelle immediate vicinanze del luogo dove si è consumato l’omicidio. Il cerchio dell’inchiesta al momento si è chiuso solo intorno ai tre ragazzi. «Al momento non risultano altri indagati», spiega Greco. All’inizio l’ipotesi era che ci fosse almeno un quarto complice che avrebbe aiutato i due rapinatori a fuggire, dopo che Corradino e Giordano hanno abbandonato il motorino in una scarpata. Tutta la scena è stata ripresa dalle telecamere, come racconta il titolare del distributore carburanti Giovanni Palumbo. «Abbiamo visionato le registrazioni. Non si capisce molto ma si vede chiaramente l’arrivo del motorino - racconta Palumbo - e uno dei due giovani che velocemente si avvicina al gabbiotto mentre l’altro resta sullo scooter». Secondo quanto accertato dagli investigatori a minacciare e sparare il colpo di fucile, che ha ucciso il benzinaio, dovrebbe essere stato Giordano.
Un piano chiaro e premeditato, probabilmente approssimato nell’esecuzione, ma sicuramente non improvvisato. Intanto oggi esame autoptico per fare chiarezza sulle cause della morte di Davide Pecora. Ieri il medico legale Adamo Maiese ha effettuato l’esame esterno della salma. Il benzinaio è stato colpito con un solo colpo di fucile all’altezza delle costole. Il proiettile avrebbe lacerato l’aorta e l’uomo sarebbe morto in pochissimi minuti dissanguato. I funerali dovrebbero tenersi domani alle 10 nella chiesa della Madonna delle Grazie. La cerimonia sará celebrata da don Bruno Lancuba. .
Il distributore scelto registra un fatturato altissimo. Indagato per favoreggiamento anche Francesco Maiorca 22 anni convivente della sorella di Pasquale Luca Giordano, fermato dai carabinieri di Latina.
 
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