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VALLO DELLA LUCANIA - “LA CANTATA DEI PASTORI” INTERPRETAZIONE DI PEPPE BARRA

ETERNA TRAGICOMICA ESISTENZA TRA PROFANO E SACRO
al Teatro La Provvidenza martedì 15 dicembre ore 21

📅 giovedì 10 dicembre 2015 · 📰 Spettacoli-EventiVallo della Lucania

10122015 peppe barra
Credits Foto

foto autoredi Marisa Russo | Blog

Il Teatro da più di tre secoli celebra il Natale con “La Cantata dei Pastori”, bello il titolo originale “Il vero Lume tra Ombre” opera scritta nel 1698 dal gesuita Andrea Perrucci che certo non immaginava un successo tanto duraturo nel tempo.

Nasce come Teatro Religioso poi in parte trasformato con toni profani, sino ad essere proibito nel 1889!! Da anni l’opera musicata da Roberto De Simone e poi rappresentata dal solo Peppe Barra ha avuto delle innovazioni.

Il Teatro La Provvidenza di Vallo della Lucania con la Direzione Artistica di Don Valeriano Pomari la presenterà martedì 15 dicembre.

Giuseppe e Maria si incamminano verso Betlemme (il cui significativo nome si traduce “Casa del Pane”) per la Nascita di GESU’, tra insidie di diavoli ed aiuti di angeli.

Nell’ambiente di pastori, cacciatori e pescatori i personaggi principali sono Sarchiapone, il barbiere che fugge perché omicida, lo spesso trascurato e non compreso pastore Benino che richiama al valore del sogno e Razzullo lo scrivano inviato in Palestina per il censimento, personaggio comico, sempre affamato interpretato da Peppe Barra.

La bravura di Barra capace di improvvisazioni, mimica e gestualità da istrione dello spettacolo capta in particolare l’attenzione del pubblico, ma è un richiamo all’eterna lotta tra il bene ed il male quanto mai attuale, tra furberie, illegalità, delinquenza ed ingenuità, sopportazione dei trascurati poveri.

Il “Lume”, Gesù, nasce nella grotta in quella struttura arcuata che concentra le energie, riscaldato dal simbolico calore vitale del respiro del bue e dell’asinello.

Dopo il divertimento della visione ed ascolto dell’opera, certamente la maggioranza allestirà nelle proprie case il Presepe, che non sia solo un rituale festoso, ma si pensi al simbolico richiamo religioso e non solo, ma anche al richiamo di una vita più semplice, a contatto con la Natura che, con la stupida corsa all’effimero, stiamo trascurando e distruggendo.

Alimentiamo inoltre la capacità profonda di “sognare”!!!

benino
BENINO Il Pastorello sognante _Museo di San Martino Napoli


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