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FRANTOI OLEARI: CONTROLLI EFFETTUATI NEL CILENTO E LUNGO I CORSI D'ACQUA

I FORESTALI DEL C.T.A. Dl VALLO DELLA LUCANIA CONTINUANO NELLE ATTIVITA' DI VERIFICA, CONTROLLO PREVENZIONE E REPRESSIONE DEI REATI LEGATI AL CICLO DI LAVORAZIONE DELLE OLIVE PRESSO I FRANTOI DEL CILENTO

📅 venerdì 8 gennaio 2016 · 📰 CronacaCilento

08012016 controlli frantoi

Comunicato Stampa

Nel corso della campagna olearia sono stati attuati una serie di controlli ai frantoi per la molitura delle olive che nel Cilento costituiscono la rete di produzione di olio d'oliva particolarmente apprezzato sul mercato nazionale e tutelato dalla Denominazione Origine Protetta (D.O.P.). Le attività sono finalizzate a verificare la corretta gestione delle fasi produttive ivi comprese lo smaltimento o di destinazione alternativa dei sottoprodotti della molitura. La disciplina di settore consente infatti di poter smaltire i reflui dei frantoi oleari, come forma di riutilizzo e recupero ai fini agronomici, purché ciò avvenga correttamente, ossia con uno spargimento uniforme, secondo canoni e prescrizioni tecniche adeguate, su superfici agricole di estensioni congrue rispetto ai quantitativi da smaltire. Il reimpiego è disciplinato quindi in maniera puntuale allo scopo di evitare ruscellamenti in corsi d'acqua con consequenziali compromissioni degli ecosistemi e della qualità delle acque e dei suoli. I controlli sono finalizzati a contrastare smaltimenti incontrollati dei reflui sui terreni, fenomeni di ruscellamento superficiale o peggio ancora, sversamenti illeciti sul suolo e nei corpi idrici. Infatti i reflui dei frantoi possono contenere sostanze chimiche inquinanti dovute ai fitofarmaci e fertilizzanti, presenti sul frutto, che permangono nelle acque di vegetazione dopo il processo di produzione. Uno smaltimento non corretto può portare ad un accumulo, in concentrazioni dannose, di tali sostanze con alterazioni dei suoli agricoli e delle matrici ambientali e con rischio di contaminazione delle colture e dei prodotti destinati al consumo umano. Oltre a ciò, per percolazione, in caso di contemporanee precipitazioni atmosferiche, si possono inquinare anche il sottosuolo e la falda idrica superficiale. In questo scenario, gli uomini del Corpo Forestale dello Stato coordinati dal V.Q.A.F. Marcello Russo, nel duplice obiettivo di tutelare sia la genuinità del prodotto e la salute dei consumatori, sia di prevenire fenomeni di inquinamento della rete idrica.

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