Sant'Antuono, padre dei monaci, illumina Vibonati con la luce della fede!
di Tonino Luppino | BlogDomenica prossima, 17 gennaio, anche a Vibonati, suggestivo centro collinare del Golfo di Policastro, come in molte località della Penisola, si accenderanno i "focarazzi" o "ceppi", che hanno una funzione purificatrice e fecondatrice, in onore di Sant'Antonio abate, uno dei più illustri eremiti della storia della chiesa, padre dei monaci d'Occidente e d'Oriente, chiamato anche "il Grande",e, nel Mezzogiorno d'Italia, "Sant'Antuono".
La vita di questo Santo, nato nel cuore dell'Egitto nel 250 e morto a 106 anni, è diventata esempio di vita per tutti i cristiani, e non è stata scritta (parlo della "Vita di Antonio", redatta da Atanasio, patriarca di Alessandria, amico e discepolo di Sant'Antonio abate!) solo per i monaci, perchè è rivolta a tutti i cristiani, a tutti quelli che confessano Cristo, vero Dio e vero uomo!Premesso che questa biografia corrisponde ad una verità storica, perchè Atanasio conobbe personalmente Antonio, ciò che mi ha più colpito, leggendola con vivo interesse, è l'incitamento alla vigilanza, alla perseveranza, al discernimento nella lotta contro i demoni e l'invito a "respirare sempre Cristo" e ad avere sempre fede in Lui, perchè "solo Gesù Cristo è la nostra pace", come dice San Paolo. Immenso Sant'Antonio abate!
Pensate, quest'uomo di Dio, operatore di pace, che combatte con la Parola di Dio e la preghiera dei Salmi, sperimenta la propria miseria e la misericordia di Dio, raggiungendo, tra tante prove e grande dolore, la pacificazione interiore ed esteriore: l'ideale supremo della vocazione monastica!

Antonio, che è considerato autore di un corpus di lettere, di cui otto sono ritenute autentiche, fortificò la Chiesa, sostenendo i confessori della fede durante la persecuzione dell'imperatore Diocleziano ed appoggiò Sant'Atanasio nella lotta contro gli ariani!
Sant'Antonio il Grande, che pregava continuamente e ricordava a memoria le Sacre Scritture, consolò gli afflitti, ottenendo dal Signore guarigioni, liberò gli ossessi ed istruì i suoi discepoli, invitandoli a ricordare le sue esortazioni.

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