IL POTERE DELLE PAROLE_ MESSAGGIO DEL VESCOVO DI VALLO DELLA LUCANIA AI GIORNALISTI
di Marisa Russo | Blog“Carissimi amici,
il giorno 24 gennaio la Chiesa celebra la memoria di San Francesco di Sales, patrono dei giornalisti.
Questa ricorrenza è motivo per ringraziarvi del lavoro che quotidianamente svolgete con diligenza e passione.
Colgo l’occasione per portarvi a conoscenza che la 50^ Giornata delle Comunicazioni Sociali 2016, che si svolgerà il giorno 8 maggio, avrà come tema: "Comunicazione e misericordia, un incontro fecondo".
Questo tema, profondamente legato al Giubileo voluto da Papa Francesco, evidenzia la necessità di una comunicazione aperta al dialogo, alla comprensione reciproca e alla riconciliazione.
Il potere delle parole, come ci ricorda lo stesso Pontefice, “può superare le incomprensioni, guarire le memorie e costruire la pace”.
Possano le vostre “parole” aiutare a costruire relazioni sempre nuove per il bene della società.
Auguri!
Ciro Miniero, Vescovo”
Queste parole di ringraziamento a noi giornalisti credo implicitamente siano anche un richiamo a svolgere questo importante impegno di comunicazione sempre con vera “diligenza e passione”, passione per la verità, per la giustizia, per l’approfondimento, per difendere l’importante ruolo che tale impegno comporta, che non può divenire lavoro mercenario, rinnegando ogni profonda etica.
Troppo spesso la sottomissione ad un giornale, ad un potere politico, per motivi di arrivismo, finanziari o di maggiore visibilità si rinnega ogni valore morale che questo lavoro implica!
La diffusione sempre maggiore di Comunicati Stampa di parte e di comunicazioni in social network senza responsabilità rendono il compito del giornalista impegnato sempre più difficile ed oscurato.
Occorre anche essere consapevoli del potere delle parole e saperlo adoperare per fini legittimi.
Non mancano esempi di giornalisti impegnati, coraggiosi che hanno rimesso a volte anche la vita per difendere la verità e la giustizia!
Francesco di Sales (François de Sales; 1567 –1622) è stato un vescovo cattolico francese.
Studiò anche in Italia all’Università di Padova dove si laureò in giurisprudenza, ed anche dove decise di divenire sacerdote. Si dedicò soprattutto alla predicazione, prediligendo il metodo del dialogo: inventò anche i cosiddetti «manifesti», che permettevano di raggiungere anche i fedeli più lontani.
Infatti, convinto dell’importanza delle parole scritte, si diede alla pubblicazione di fogli volanti, che egli stesso faceva scivolare sotto gli usci delle case o affiggeva ai muri, meritandosi poi per questa originale attività pubblicitaria il titolo di santo patrono dei giornalisti.
La sua predicazione lo avvicina a Papa Francesco per il suo costante pensiero rivolto alle persone comuni immerse nella difficile vita quotidiana. Proverbiali divennero i suoi insegnamenti, pervasi di comprensione e di dolcezza, permeati dalla ferma convinzione che a supporto delle azioni umane vi fosse sempre la provvidenziale presenza divina.
Nella sua umiltà e convinzione dell’importanza del colloquio con persone di altre esperienze, nel corso della sua missione di predicatore, iniziò una corrispondenza epistolare ed una profonda amicizia con la nobildonna Giovanna Francesca Fremiot, vedova del barone de Chantal, che sfociarono nella fondazione dell'Ordine della Visitazione.
Accettiamo l’invito del Vescovo Miniero per l’Incontro dell’8 Maggio, mai come in questo periodo la Chiesa di Papa Francesco necessita di collaborazione con nostre “parole” impegnate, chiare che aiutino a divulgare la comprensione dei suoi messaggi.







