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Scacco al clan Gionta: in cella 28 affiliati e un militare-talpa Alfredo Carbutti di Castellabate

📅 giovedì 25 giugno 2009 · 📰 CronacaCastellabate

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Un´altra spallata al clan Gionta, un altro blitz nella roccaforte della camorra di Torre Annunziata. Polizia e carabinieri hanno assediato il quartiere delle carceri, nel cuore della città antica, e all´alba sono finite in manette 11 persone. Altre 16 ordinanze, invece, sono state consegnate in carcere ad uomini già detenuti sotto il peso di altre accuse. Un provvedimento è stato notificato ad un detenuto agli arresti domiciliari a Perugia. L´ultimo, Umberto Onda, è riuscito a scappare di nuovo alla cattura.

In cella sono finiti i narcos della cosca, ma anche un militare in servizio presso la compagnia dei carabinieri di Torre Annunziata, già trasferito da tempo. Per lui, Alfredo Carbutti, originario di Castellabate, la pesante accusa di aver informato delle attività investigative il capoclan Pasquale Gionta, secondo figlio di Valentino. Un carabiniere-talpa che forniva informazioni preziose ricevendo in cambio danaro dall´organizzazione.

Il blitz è giunto al termine di un´indagine capillare condotta dal commissariato di polizia di Torre Annunziata e dalla Direzione distrettuale Antimafia di Napoli, basata anche sulle precedenti inchieste, e arricchita da nuovi sviluppi legati ai traffici illeciti della camorra a Torre Annunziata. Una camorra che, nonostante le decine di arresti e la cattura di quasi tutti i capi, si è dimostrata ancora viva e potente.

Le 29 persone accusate di associazione a delinquere di stampo camorristico vengono considerate pedine fondamentali del clan Gionta, sebbene siano tutte molto giovani. E´ l´esercito dei narcos, i soldati che permettevano alla famiglia di “don Valentino” di continuare a gestire le piazze dello spaccio e a incassare proventi illeciti. Anzi, si è accertato che nonostante il pressing delle forze dell´ordine, la cosca continuava a gestire affari che fruttavano mediamente 170 mila euro al giorno.

Molti degli indagati sono già finiti nelle inchieste “Altamarea” (88 arresti) e “Fort Apache” (21 arresti), indagini che, sempre a Torre Annunziata, portarono alla cattura di buona parte dell´esercito dei pusher della cosca di Palazzo Fienga e dei vertici dell´organizzazione. Alcuni degli indagati erano stati anche scarcerati, ma adesso tornano in cella, con l´aggravante dell´associazione camorristica.

Dei destinatari di ordinanze di custodia cautelare, sedici sono già detenuti (tra questi anche Pasquale Gionta, ritenuto il reggente della cosca almeno fino al suo arresto). Sfuggito alla cattura Umberto Onda, latitante dal 2007 e destinatario di un´ordinanza per duplice omicidio.

Tra i nomi eccellenti spiccano quelli di Pasquale Gionta rampollo del clan, Aldo Matrone, cugino di Gionta, Guglielmo e Luigi Arcobelli, personaggi di primo piano della cosca e Francesco Ieni, 27 anni esponente mafioso di Catania.

Gianluca De Martino

ECCO LA LISTA DELLE PERSONE ARRESTATE

Vincenzo Annunziata 28 anni

Domenico Settimo 23 anni

Salvatore Gallo 24 anni

Pasquale Savino 19 anni

Pasquale Aiello 59 anni

Vittorio Marotta 28 anni

Gennaro Troncato 23 anni

Fulvio Della Ragione 26 anni

Agnello Di Salvatore 20 anni

Gennaro Cosenza 26 anni

Giuseppe Di Ronza 34 anni

Angelo Muscerino 27 anni

Carmine Montemurro 53 anni

Maurizio Nasto 35 anni

Raffaele Sperandeo 21 anni

Salvatore Montemurro 24 anni

Ferdinando Raia 29 anni

Alfredo Carbutti 52 anni

Guglielmo Arcobelli 43 anni

Antonio Guarro 30 anni

Gioacchino Sperandeo 45 anni

Carlo Caglia Ferro 36 anni

Antonio Onda 27 anni

Giuseppe Solimeno 39 anni

Luigi Arcobelli 40 anni

Pasquale Gionta 32 anni

Francesco Ieni 27 anni

Ado Matrone 31 anni

Fonte: metropolisweb.it

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