Missione Eucaristica Mariana a Vallo della Lucania
di Emilio La Greca Romano | Blog“Dopo la Missione Eucaristica Mariana, riferisce Don Silvestro Zammarrelli, responsabile Diocesano dell’Ufficio Pastorale della salute, realizzata lo scorso Febbraio (nei giorni 11 e 12) presso l’Ospedale “San Luca” di Vallo della Lucania e la clinica Cobellis, con una partecipazione commossa di centinaia di fedeli, l’Ufficio della Pastorale della Salute e l’associazione Apostolato Eucaristico Mariano hanno riproposto l’evento nella cittadina di Vallo della Lucania. Sono state coinvolte le due comunità parrocchiali: “Santa Maria delle Grazie” e la Cattedrale “San Pantaleone” (nei giorni 13 e 15). Nell’occasione il giorno 13 febbraio la Diocesi ha celebrato l’evento straordinario del Giubileo degli Studenti con i ragazzi delle scuole superiori. La sacra immagine, effigie della Madonna di Fatima e calco della lignea realizzata nel 1947 da Suor Lucia, è giunta da una missione nel palermitano. Ad accoglierla: Don Aniello Scavarelli, Parroco della Cattedrale di San Pantaleone; Don Aniello Adinolfi, Parroco della Parrocchia “Santa Maria delle Grazie”; Don Aniello Caringi, responsabile dell’Ufficio scolastico; Don Claudio Zanini, Cappellano dell’Ospedale San Luca; Don Silvestro Zammarrelli, responsabile Diocesano dell’Ufficio Pastorale della salute; i Dirigenti dell’Ospedale con le autorità civili e militari. A coronare l’evento la presenza del Vescovo Mons. Ciro Miniero. In Ospedale, in occasione della celebrazione della Giornata Mondiale dell’ammalato, la statua è stata portata in processione, per i diversi reparti, in visita agli ammalati. Inoltre l’evento è stato accompagnato da numerosi momenti di preghiera e riflessione guidati dal Dott. Vittorio Ambrosioni che opera all’interno dell’Associazione”. Nostra Signora di Fátima è uno fra i tanti appellativi con cui la Chiesa cattolica venera Maria, madre di Gesù. L’apparizione di Nostra Signora di Fatima è una di quelle più note. Richiama alla mente tre piccoli pastorelli i fratelli Francisco e Giacinta Marto e la loro cugina Lucia dos Santos dediti alla cura del pascolo in un appezzamento di terra vicino alla cittadina portoghese di Fatima. I tre fanciulli dichiararono di aver visto apparire la Madonna. Avelino de Almeida, direttore del giornale O Seculo, il più diffuso e autorevole quotidiano liberale e anticlericale di Lisbona, nel suo articolo, pubblicato il 15 ottobre 1917, così scriveva intorno al miracolo del sole: “Dalla strada, dove i carri erano tutti raggruppati e dove stavano centinaia di persone che non avevano il coraggio sufficiente per attraversare il terreno reso fangoso dalla pioggia, vedemmo l'immensa folla girarsi verso il sole che apparve al suo zenit, chiaro tra le nuvole. Sembrava un disco d'argento, ed era possibile guardarlo senza problemi. Non bruciava gli occhi, non li accecava. Come se vi fosse stata un'eclissi. Poi si udì un urlo fragoroso, e la gente più vicina cominciò a gridare – Miracolo, miracolo! Meraviglia, meraviglia! - Davanti agli occhi estasiati delle persone, il cui comportamento ci riportava ai tempi della Bibbia e le quali ora contemplavano il cielo limpido, sbalordite e a testa scoperta, il sole tremò, compì degli strani e bruschi movimenti, al di fuori di qualsiasi logica scientifica, – il sole «danzò» - secondo la tipica espressione dei contadini. Molte furono le testimonianze dei presenti: “Il sole vibrò e tremò, sembrava una ruota infuocata” (Maria da Capelinha); “Il sole si tramutò in una ruota infuocata, assumendo tutti i colori dell'arcobaleno. Tutto assunse quegli stessi colori: le nostre facce, i nostri vestiti, la terra stessa” (Maria do Carmo); “Il sole cominciò a danzare e, a un certo punto, sembrò staccarsi dal firmamento e correre verso di noi, come una ruota di fuoco” (Alfredo da Silva Santos); “Udii urla di gioia e di amore verso la Madonna di Fatima, da parte di quelle migliaia di bocche. E allora credetti. Ebbi la certezza di non essere stato vittima di una suggestione. Avevo visto il sole come non l'avrei mai visto di nuovo (Mario Godinho, ingegnere); “Nel momento in cui uno meno se lo sarebbe aspettato, i nostri vestiti risultarono completamente asciutti”(Maria do Carmo). La Chiesa dichiarò degne di credenza le visioni dei bambini pastori della Cova da Iria, avvenute nella parrocchia di Fátima, dal 13 maggio al 13 ottobre 1917 e permise ufficialmente il culto della Madonna di Fátima. Papa Pio XII, in una lettera apostolica del 7 luglio 1952, scrisse: "Parecchi anni fa abbiamo consacrato l'intera razza umana alla Vergine Maria, Madre di Dio, così anche oggi noi la consacriamo ed in particolare affidiamo tutta la popolazione di Russia al suo cuore immacolato” (…) "Se Maria interpone il suo valido patrocinio, le porte dell'inferno non potranno prevalere. È la buona madre, la madre di tutti, e non si è mai sentito dire che chi ha cercato in lei protezione sia rimasto deluso. Con questa certezza il papa affida l'intero popolo di Russia al cuore immacolato della Vergine. Lei li aiuterà! Errore e ateismo non prenderanno il sopravvento contro la sua grazia e assistenza". La Chiesa nel 1946 incoronò la Madonna di Fatima “Regina del mondo. Oggi la sua icona arriva a noi, attraversa le nostre strade, visita le nostre case, bussa al nostro cuore.
La Chiesa del Cilento, guidata dal Vescovo Mons. Ciro Miniero, avverte il bisogno di rilanciare con grande coraggio la missione “ad gentes”. La comunità ecclesiale parte dall’annuncio del Redentore e auspica di suscitare una corale presa di coscienza missionaria ai piedi della Vergine di Fatima e intorno all’Eucarestia. La comunità credente di Vallo della Lucania, unita al suo Vescovo, raccolta intorno all’altare, sicuramente coglie meglio la sua origine e il suo mandato missionario.
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