Provincia di Salerno, dopo le liti il varo della giunta

Al lavoro la nuova giunta provinciale di Salerno targata Edmondo Cirielli. Per il 3 luglio è stato convocato il primo consiglio provinciale, dopo le polemiche sulle nomine degli assessori che vedeva scontenti un po' tutti con dichiarazioni, liti interne e i botta e risposta fra i partiti di centrodestra. Ma alla fine sembra tornato il sereno. Sarà Eva Longo, ex sindaco di Pellezzano, il nuovo presidente del consiglio provinciale, mentre a Pasquale Aliberti spetta il ruolo di capogruppo del Pdl.

Ecco la nuova giunta provinciale di Salerno: Anna Ferrazzano vicepresidente con delega al Lavoro. Alberico Gambino al Turismo, Antonio Iannone settore giovani e sport, Antonio Squillante al Bilancio, Giovanni Baldi alle politiche sociali, Giovanni Romano assessore all'ambiente, Ernesto Sica ai trasporti, Giovanni Baldi alle politiche sociali, Nunzio Carpentieri alla pianificazione ed edilizia scolastica, Adriano Bellacosa al Patrimonio, Flavio Meola al Personale, Mario Milano all'agricoltura.Provincia di Salerno, dopo le liti il varo della giunta. Convocato il primo consiglio

Come equilibri politici: nove assessori vanno al Pdl, in cui An, oltre al presidente, ottiene i due tecnici e tre assessori con Iannone, Squillante (il vicesindaco di Angri che ha mandato a casa Gianpaolo Mazzola) e Baldi. A Fi il vicepresidente e tre assessori. Romano e Sica hanno aderito direttamente al Pdl. Due assessori all’Udc con il primo eletto (Carpentieri) e il primo dei non eletti (Miano), uno ad Mpa con Meola. Provincia di Salerno, dopo le liti il varo della giunta. Convocato il primo consiglio

Si parte immediatamente con un lavoro a tutto campo per mettere mano ai conti e alla questione del personale, a impegni sulla viabilità e ad iniziative come le fiere e le altre attività promozionali che sono in campo da anni. Tra breve si vedrà su quali settori la giunta Cirielli vorrà puntare maggiormente, e soprattutto quale sarà lo “spoil system” all'interno di tutte le società miste pubblico private, per anni gestite da uomini legati al centrosinistra.