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Passa in consiglio Regionale la legge contro gli autovelox trappola

📅 venerdì 3 luglio 2009 · 📰 AttualitàSalerno

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Niente più autovelox trap­pola sulle strade di competenza regiona­le. Lo prevede la legge approvata ieri dal Consiglio regionale della Campania, va­rata con 40 sì, 2 no e 2 astenuti. La legge proposta dal gruppo di Forza Italia-Pdl, primo firmatario Paolo Roma­no, introduce la necessità del parere pre­ventivo obbligatorio della Regione per la installazione dei dispositivi, nonchè una serie di requisiti di segnalazione del­le postazioni sia fisse (segnali stradali lu­minosi a messaggio variabile) che mobi­li (dispositivi di segnalazione luminosi sui veicoli) degli autovelox. Il testo approvato, inoltre, prevede che tra la segnalazione e l’autovelox deb­ba esserci una distanza di quattro chilo­metri, al fine di garantirne il tempestivo avvistamento. «L’obiettivo della legge — ha spiega­to Romano — è quello di ripristinare la corretta ratio della legge sugli autovelox che è finalizzata ad un loro impiego al solo scopo preventivo e per indurre gli automobilisti ad una maggiore consape­volezza e sicurezza». E ancora: «Certo di interpretare il sentire comune, non pos­so dunque che esprimere la mia più grande soddisfazione per il varo di que­ste norme, ringraziando anche i colle­ghi che unanimemente in aula hanno condiviso lo spirito di questa proposta. Voglio augurarmi che il successo di que­sta iniziativa legislativa - conclude Ro­mano - possa intanto incoraggiare an­cor di più le autorità competenti ad in­tensificare le verifiche sugli impianti esi­stenti, a nostro avviso quasi tutti fuori­legge, e che si possa procedere a breve, laddove si riterrà opportuno, al loro se­questro » . La legge sugli autovelox è una delle quattro approvate ieri dal Consiglio as­sieme a quella a firma del capogruppo dei Verdi, Stefano Buono, e del presiden­te della commissione Ambiente, Miche­le Ragosta, che disciplina la ricerca e l’utilizzazione delle acque minerali e ter­mali e a quella a firma dei consiglieri del­la Sinistra Antonella Cammardella, Vito Nocera e Gerardo Rosania, per la preven­zione e la cura del diabete mellito. Il Consiglio, inoltre, ha approvato al­l’unanimità la modifica dell’art. 55 della legge regionale 30 gennaio 2008 n. 1 in materia di inalienabilità degli alloggi di edilizia residenziale pubblica acquistati da assegnatari o loro aventi diritto con cui «si intende chiarire la portata della norma approvata in Finanziaria stabilen­do che gli alloggi e le unità immobiliari di edilizia residenziale pubblica acqui­stati dagli assegnatari o dai loro familia­ri conviventi non possono essere aliena­ti per un periodo di dieci anni dalla data di registrazione del contratto di compra­vendita » come ha spiegato il presidente della Commissione Urbanistica Pasqua­le Sommese. La legge prevede, inoltre che, decorso il termine di dieci anni, l’as­segnatario, o i suoi eredi o legatari pos­sono alienarlo, dandone comunicazione all’ente proprietario dell’alloggio al fine dell’esercizio del diritto di prelazione. «Il termine di 10 anni - ha ricordato An­tonio Amato del Pd - è ridotto a cinque, come previsto dalle norme vigenti, per i nuclei familiari con soggetti in stato di invalidità o anzianità».

Fonte: corrieredelmezzogiorno.corriere.it

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