La Regione dà il via libera alla centrale termoelettrica da 780 megawatt
Il provvedimento legislativo di Palazzo Santa Lucia era passato inosservato fino a qualche giorno fa. Quando lunedì scorso, a Napoli, in occasione di un forum sull’energia con la partecipazione dell’assessore regionale alle Attività produttive Riccardo Marone, è stato posto il quesito: ma nel piano energetico ambientale della Campania quali sono le centrali autorizzate a produrre energia elettrica? Ecco, allora, che dall’analisi di uno degli ultimi provvedimenti dell’allora assessore Andrea Cozzolino, ora parlamentare europeo del Pd, è scaturita una risposta inaspettata. Per la Regione, gli impianti previsti in tutta la Campania sono cinque. Basta leggere la pagina 167 del piano, tabella 5.4, per averne la conferma: interventi già programmati in materia di sviluppo del parco termoelettrico regionale (centrali a ciclo combinato a gas naturale). La prima centrale autorizzata è quella di «Napoli Levante », che prevede un ammodernamento dell’impianto con riduzione dagli attuali 430 megawatt a 380 Mw.
«Entrata in esercizio commerciale — specifica il documento di Palazzo Santa Lucia — prevista per l’inizio del 2009». Poi c’è Flumeri, in provincia di Avellino. Anche qui 380 Mw. A seguire la centrale termoelettrica di Salerno. «In zona Asi — precisa il piano energetico regionale — 780 Mw. Autorizzata ex legge 55







