Spiaggia libera del Lido Azzurro malmessa, opposizione all'attacco
L’opposizione non abbassa la guardia, la situazione che si è determinata sulla spiaggia libera del lido azzurro e sulla foce del Testene non conconvince i rappresentanti della minoranza che hanno scritto al Comandante Carabinieri Tutela per l’Ambiente N.O.E. – SALERNO, Comandante Capitaneria Di Porto – AGROPOLI, Direttore ARPAC – Dipartimento Provinciale – SALERNO, Direttore Generale ASL – SALERNO e per conoscenza Sindaco Alfieri ai consiglieri comunali e agli assessori. Questo il testo della richiesta:
“I sottoscritti dott. Emilio Malandrino, avv. Vito Rizzo, ing. Agostino Abate, consiglieri comunali, nell’espletamento delle proprie funzioni,
PREMESSO CHE
nell’area circostante al “Lido Azzurro”, zona Licina, foce del fiume Testene in Agropoli, si ravvisa una situazione del tutto eccezionale sia per le condizioni di fatto dell’arenile ormai ridotto ad un miscuglio di riporti particolari e sovrapposti artificialmente , contornato da cumuli di alghe ammassate ai bordi della spiaggia ed altre, verosimilmente, coperte da questa nuova composizione “simil-sabbiosa”;
nonostante articoli di stampa parlino di parziali risanamenti di una parte di essa, le condizioni dell’arenile appaiono gravemente alterate e compromesse;
tale condizione è causa di un costante e diffuso odore nauseabondo ai limiti, se non oltre, le condizioni di salubrità ambientale che si sviluppa verso il Lungomare S.Marco e/o verso l’area del centro cittadino e che è naturalmente oggetto di lamentele e rimostranze dei cittadini residenti, dei turisti e dei visitatori;
ad oggi , nonostante interrogazioni consiliari n.013703 del 19/12/2015 (cons. ABATE) e prot.n.013205 del 19/06/2016 (cons. MALANDRINO), nessuna risposta è pervenuta in merito
agli interroganti, né tantomeno sono state adottate misure risolutive né, a quanto risulta in assenza di riscontro, sono programmati da parte dell’Amministrazione comunale;
a parere degli scriventi sembra emergere una delle diverse fattispecie di cui agli artt. 334, 449 e 452quater codice penale, o quantomeno quella di cui all’art. 674 codice penale con il superamento della “normale tollerabilità ” ex articolo 844, Codice civile;
Per tutto ciò premesso,
CHIEDONO
Voler verificare con la massima urgenza, anche e soprattutto per l’imminente arrivo della stagione turistico – balneare e delle elevate temperature:
1 – se esistono tali condizioni nella zona del Lido Azzuro, località Licina, presso la foce del fiume Testene in Agropoli e sull’arenile circostante ;
2 – se necessita, come a nostro avviso, un intervento immediato e congiunto in surroga all’Amministrazione Comunale, per evitare che tale disagio diventi pericolo e/o disastro ambientale con conseguente allarme sociale per la Comunità agropolese e per i numerosi turisti in arrivo nella nostra città;
3 – se esistono negligenze, e/o responsabilità omissive da parte degli organi deputati a tali controlli, in dispregio all’obbligo amministrativo, previsto a tutela della salute pubblica.






