Cilento, il culto di San Giovanni: una notte dai mille volti
di Giuseppe Conte | BlogUna delle figure più importanti della cristianità è senza dubbio quella di San Giovanni. Tramite il Vangelo conosciamo le sue gesta, ben note nel mondo.
La notte di San Giovanni ha nei secoli assunto diverse sfaccettature: numerose leggende si accostano a queste ore, diverse credenze legano la loro esistenza proprio alla vigilia di San Giovanni. Molto diffusa è stata l’usanza della “raccolta delle erbe” dette proprio di “San Giovanni” perché si ritiene che in questi giorni giungano a maturazione, al loro tempo balsamico. Ritenute, inoltre, popolarmente curative e in un certo qual modo “magiche” se raccolte durante le ore suddette. L’argomento è abbastanza laborioso da affrontare ed io, nel mio piccolo, lascio a chi di competenza raccontarne i benefici; io, invece, proseguirò il mio viaggio sulla festività cristiana in onore del “Battista”.
Nel Cilento rappresenta uno dei culti principali; la ricorrenza è spesso associata ad antichi rituali e sacre rappresentazioni. Ripercorriamo alcuni luoghi, evidenziando usi e tradizioni.
CELSO (Pollica). Percorrendo la strada che collega il paese a Casal Velino, si trova una piccola chiesa consacrata a San Giovanni Battista. In posizione isolata è, probabilmente, quello che rimane di un più antico villaggio, scomparso nei secoli passati. La costruzione dovrebbe risalire al '500 e, nonostante la posizione decentrata, continua ad esercitare il suo ruolo di attrattore spirituale in occasione della ricorrenza. A San Giovanni “Piericoste” anche noto come San Giovanni “del Ruchito” numerosi fedeli accorrono per assistere alla Santa Messa del 24 Giugno. Non di rado piccoli gruppi arrivano in pellegrinaggio e con “cente”, testimoniando l'antica devozione. Ad oggi, il sito è stato anche rivalutato sotto l'aspetto spirituale e l'appuntamento religioso tende ad essere sempre più frequentato.
ZOPPI (Montecorice). Il piccolo centro sorge all'interno del territorio comunale e si concentra su poche abitazioni poste sul versante della collina. Da qui passava un'importante via di comunicazione che conduceva all'eremo di San Donato; a poca distanza, inoltre, un'altra via collegava la Chiesa di Sant'Angelo di Montecorice al Monastero di Sant'Arcangelo di Perdifumo. L'esistenza di queste direttrici viarie, lascia presupporre, nel lontano passato, l'esistenza di un sito abbastanza frequentato: la Cappella di San Giovanni Battista sorgeva al centro della contrada. Oggi sono visibili solo alcuni resti delle mura perimetrali, ricordati con la celebrazione della Santa Messa in occasione della festività.
EREDITA (Ogliastro Cilento). Ad Eredita la festa di San Giovanni culmina con il caratteristico “Volo dell'Angelo”, una delle “sacre rappresentazioni” che arricchiscono il patrimonio culturale del Cilento. In tarda mattinata, la Santa Messa è seguita dalla tradizionale processione. Quando volge al termine è di scena il “Volo dell'Angelo” che coinvolge la piazza e impreziosisce la festività.
OSTIGLIANO (Perito). Fino agli anni ’50 del secolo scorso, il 23 Giugno si svolgeva la “processione delle lanterne”: 24 lumi accesi aprivano il corteo processionale della vigilia in segno di devozione e di buon augurio, usanze legate ad antichi riti cristianizzati.
ALTRI LUOGHI. Nel Cilento è nel basso salernitano, San Giovanni Battista è ricordato anche a Cardile (Gioi), San Giovanni (Stella Cilento), Villa Littorio (Laurino), Mandia (Ascea), Laurito, Castel San Lorenzo, Sapri e San Giovanni a Piro.
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