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Marina di Camerota come Cenerentola: «A mezzanotte stop alla musica»

📅 venerdì 17 luglio 2009 · 📰 AttualitàMarina di Camerota

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Ridimensionamento della movida e addio alla musica ad alto volume, senza parlare poi di schiamazzi notturni: i rumori sono off limits a Marina di Camerota. L’assessore al Commercio della nota località balneare Pierpaolo Guzzo promette il pugno duro e per lo sciamare delle notti nella località turistica della costiera cilentana .scattano nuove regole che con l'entrata nel vivo della stagione estiva faranno discutere. Guzzo ha infatti annunciato che non saranno più tollerati chiasso e musica a tutto volume nel centro cittadino dopo la mezzanotte. Una sorta di coprifuoco del divertimento. «Non siamo contro la movida e neppure contro i giovani - spiega Guzzo - Vogliamo solo che venga rispettata una ordinanza firmata dall’ex sindaco Antonio Troccoli che impone il silenzio dopo le ore 24.

Durante il periodo estivo, Marina di Camerota è frequentata non solo da giovani, ma da tanti residenti e turisti che ricercano una vacanza rilassante e rigenerante. Fino allo scorso anno, schiamazzi e musica a tutto volume la facevano da padroni fino a notte fonda. Tutto questo non sarà più consentito». Guzzo ha quindi avanzato l’ipotesi che la movida estiva possa «trasferirsi» altrove, magari nell’area del Mingardo, area Sic (Sito di importanza comunitaria) per la sua straordinaria zona dunale, considerata tra le ultime dell’intero Mediterraneo. «Potrebbe essere una soluzione - ha concluso l’assessore - Il Mingardo è una zona dove non esistono strutture alberghiere e abitazioni».

Dura, la replica del capogruppo d’opposizione del consiglio comunale Ciro Troccoli. «Mi meraviglio della clamorosa scivolata dell’assessore Guzzo e del sindaco Domenico Bortone, i quali evidentemente non conoscono gli strumenti di programmazione e gli atti autorizzativi esistenti in un area Sito di importanza comunitaria come il Mingardo. Mi auguro che la gaffe non comprometta gli equilibri costruiti e il dialogo da anni aperto con l’ente Parco e le associazioni ambientaliste. Le attuali autorizzazioni riconoscono alle strutture gravitanti sul Mingardo esclusivamente l’attività balneare. Il sindaco e l’assessore hanno ancora una volta venduto illusioni».

all'idea di "trasloUna bocciatura co" avanzata dall'amministrazione arriva anche da Amilcare Troiano, presidente del Parco Nazionale del Cilento. A proposito della ipotesi di una ripresa della «movida» nell’area sottoposta a tutela per la via della straordinaria zona dunale, popolata di specie vegetali sempre più rare nell’intero bacino del mediterraneo, Troiano, chiudendo ogni spiraglio, ha detto: «Tutti coloro che vorranno godere della unicità del Mingardo dovranno farlo possibilmente in silenzio, contemplando e ammirando quello che madre natura ci ha donato e che noi siamo chiamati a proteggere».

Fonte: corrieredelmezzogiorno.corriere.it

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