In protesta i vigili urbani di Salerno
Vigili urbani sul piede di guerra. La polizia municipale di Salerno ha indetto una protesta per chiedere maggiore attenzione all'amministrazione comunale. Oggi, lunedì, i caschi bianchi lavoreranno regolarmente ma non indosseranno la divisa. Muniti solo di paletta e arma d'ordinanza, dirigeranno il traffico in abiti civili. Lo stato di agitazione, spiegano dalla Cgil, si è reso necessario perché dal mese di maggio si aspettano risposte chiare dagli amministratori. Diversi accordi, sottoscritti con la parte pubblica in materia di occupazione, programmazione dei turni, messa a norma della caserma e trasparenza dell'utilizzo del salario accessorio, non sono stati rispettati. Ma quello che i vigili urbani sottolineano, è la mancanza di un tavolo istituzionale dove prendere, di comune accordo, le decisioni. I sindacati sono disposti a discutere, ma non hanno un interlocutore con cui trattare. Per questo motivo hanno deciso di rivolgersi al sindaco di Salerno Vincenzo De Luca.
«Da maggio aspettiamo chiarimenti - dice Angelo Rispoli della Cgil - a oggi non ci sono novità. Non è una questione economica: la priorità è l'apertura di un tavolo di trattative per discutere e risolvere i problemi del corpo». Alcune delle richieste risalirebbero a diverso tempo fa. «Ogni caserma deve avere uno spogliatoio, con armadietti personali, dove ogni dipendente può vestirsi prima di entrare in servizio continua Rispoli - noi a Salerno non abbiamo una struttura del genere. Indossiamo la divisa a casa, entrando in servizio prima ancora di timbrare il cartellino». Attualmente i vigili urbani in servizio a Salerno sono 230: nel 1998 erano 301. Per le attività di ordinaria amministrazione il personale basterebbe ma, negli ultimi mesi, il lavoro è aumentato. «Siamo impiegati in tanti settori, dai rifiuti alla lotta contro la prostituzione. Per non parlare dei controlli legati alla movida. Considerando le attività che svolgiamo sul territorio, siamo pochi».
Quello che chiedono i vigili urbani è la possibilità di sedersi a un tavolo e trattare. Risolvere i problemi, quotidiani, legati alla gestione del corpo di polizia municipale. Anche per quanto riguarda l'assegnazione dei turni, infatti, i sindacati chiedono maggiore organizzazione. «I turni sono stabiliti troppo tardi spiega ancora Rispoli - solo nel pomeriggio riusciamo a sapere gli orari di lavoro del giorno dopo. In questo modo non riusciamo a organizzare la nostra vita». Mercoledì i sindacati sono stati convocati dagli amministratori per un incontro. Per il giorno dopo, i vigili si riuniranno nuovamente per discutere se continuare lo stato di agitazione. In caso di risposte insoddisfacenti la polizia municipale sta organizzando uno sciopero per settembre.
Carlo Gravina







