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Cilento, feste patronali. Da 'San Lucido' a 'San Celso', passando per 'San Nazario', ricca l'ultima settimana di Luglio

📅 martedì 26 luglio 2016 · 📰 CulturaCilento

26072016 san pantaleone
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foto autoredi Giuseppe Conte | Blog

E' tempo di feste patronali in Cilento e dintorni. Numerose le ricorrenze che si riscontrano nell'ultima settimana di Luglio: il 26 si celebra 'Sant'Anna', particolarmente sentita a Scario (San Giovanni a Piro) ma si celebra con devozione anche a Futani, Albanella e Montano Antilia. Nello stesso giorno, stanno per raggiungere il culmine anche i festeggiamenti patronali a Vallo della Lucania: grande festa per 'San Pantaleone', protettore della città e dell'intera diocesi. A Celso, il 28 si ricorda 'San Celso', non è un gioco di parole ma una storia secolare. A Finocchito (Ogliastro Cilento) ed a San Nazario (San Mauro La Bruca) è 'San Nazario' il patrono, come pure a Camella, ma qui si festeggia la domenica successiva. A Rutino Scalo, invece, Sant'Anna si festeggia l'ultima domenica di Luglio, per permettere a tanti rutinesi di partecipare alla festa; stessa situazione nel piccolo centro di Capograssi (Serramezza): l'ultima domenica di Luglio è la festa della 'Madonna delle Grazie'.

Di seguito alcune note storiche e curiosità con aspetti sociali, civili e religiosi nelle località in festa.

Aquara: storia di una magna devozione. Il paese diede i natali a San Lucido che fu benedettino, eremita e abate. Patrono indiscusso del paese, il simulacro del Santo è stato più volte trafugato nel corso del tempo. Ogni volta la statua fu nuovamente fatta cesellare, segno della grande devozione degli abitanti. Nella notte tra il 28 febbraio e l'1 marzo del 1975 l'ennesimo furto. E ancora una volta la popolazione interviene: Aquara mostra così il suo forte legame e il grande affetto verso San Lucido.


Camella (Perdifumo): il 'volo dell'angelo'. Sul finire della processione va in scena il tradizionale “volo dell'angelo”, una delle sacre rappresentazioni ancora vive nel Cilento, come accade nella vicina Vatolla il 15 Agosto, a Rutino per San Michele e ad Eredita in occasione di San Giovanni. Camella ha una storia antichissima ed ha costituito una delle più antiche contee del Cilento. L'abitato, vicinissimo a Perdifumo, capoluogo comunale, discende verso la Chiesa Parrocchiale dedicata a San Nazario.

Capograssi (Serramezzana): la chiesa e la scuola. Nonostante le minute dimensioni, Capograssi conserva una storia ricchissima che emerge in diverse emergenze architettoniche come i ruderi del maestoso mulino, il vecchio cimitero annesso alla Chiesa di San Nicola, risalente a non più tardi del X secolo che, al suo interno conserva l'altare con una nicchia a tre incavi: al centro trova spazio la statua di San Nicola, mentre nelle bocche laterali sono collocate due sculture della Madonna. Appena fuori dall'abitato, invece, è la chiesa della Madonna delle Grazie; adiacente alla chiesa vi è la casa canonica, che per tanti anni è stata adibita a scuola elementare, ospitando le generazioni più piccole di Capograssi fino alla sua soppressione.

Rutino Scalo (Rutino): la fermata del Cilento. L'abitato si è sviluppato in seguito alla costruzione della locale stazione ferroviaria, rimasta in attività quasi fino a gli ultimi lustri del secolo scorso. A Sant'Anna e San Gioacchino è dedicata la chiesetta che, ad oggi, rappresenta il punto di riferimento per gli abitanti.

San Nazario (San Mauro La Bruca): sulle orme di San Nilo. Le celebrazioni della Santa Messa si susseguono per tutta la mattinata. A mezzogiorno muove la caratteristica processione. Distante appena 2 km dal capoluogo comunale, San Nazario conta qualche centinaio di abitanti e vanta una lunga storia. L’abitato sorse probabilmente intorno ad un antico monastero che in origine poteva essere consacrato a San Fantino. Il monastero ospitò anche San Nilo da Rossano che qui vestì gli abiti monacali.

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