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Ascea, seconda giornata di “Biospiaggia 2007”. La conduttrice di “Uno mattina estate”, Veronica Maya, è la prima biobagnina d’Europa

📅 01/08/2007 · 📰 AvvisiSalerno

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“Biospiaggia 2007”- Ascea (Sa) - 21 e 29 luglio 2007, 13 agosto 2007

Doppia sorpresa ieri (domenica 29 luglio) sulle spiagge “bandiera blu”di Ascea per la seconda giornata dell’evento “Biospiaggia 2007”: oltre a ricevere informazioni sulle biodiversità, assaggi di prodotti tipici del Cilento e un calice di Fiano docg sotto l’ombrellone, i bagnanti hanno anche potuto incontrare la testimonial della kermesse, Veronica Maya, bellissimo volto di “Uno mattina estate”.

L’affascinante conduttrice ha infatti ricevuto il riconoscimento di prima biobagnina d’Europa, quindi ha consegnato i diplomi al primo gruppo di biobagnini che hanno seguito l’apposito percorso formativo.

«È per me un grande onore ricevere questo titolo europeo in anteprima. Sono felice di essere la portavoce di un territorio splendido e dei suoi prodotti – ha spiegato Veronica Maya – Per il mio lavoro, nelle precedenti trasmissioni televisive, mi sono spesso occupata di prodotti di qualità e di luoghi poco noti al grande pubblico ma di assoluto pregio, tra “Italia che vai” e di prossimo “Linea verde”. Conosco la realtà campana e sono convinta che nelle tipicità risiede l’unicità del nostro territorio. In spiaggia ad Ascea sono stata accolta da un grande affetto, sia dalle signore che dai ragazzi. Ho incontrato tanta gente, ho fatto foto assieme e a loro e abbiamo degustato insieme i prodotti buonissimi».

A fare gli onori di casa con l’illustre ospite una folta rappresentanza di Palazzo di città, con il sindaco di Ascea, Mario Rizzo, l’assessore allo spettacolo Alessandro D’Angiolillo, l’assessore all’agricoltura Raffaele D’Angiolillo, che è anche promotore del biodistretto delle Colline di Elea Velia.

Nell’ambito di “Biospiaggia 2007”, in effetti, un posto di rilievo è occupato dalla salvaguardia delle biodiversità e dalla valorizzazione delle filiere di qualità, legati a stili di vita rigorosamente bio-cilentani. Una scelta che sottolinea il lavoro avviato dal Comune di Ascea, per la realizzazione nel suo comprensorio del primo “biodistretto” d’Europa: una rete formata da 10 Comuni, dal Parco nazionale del Cilento e Vallo di Diano, dall’Aiab (Associazione italiana agricoltura biologica) e da 42 aziende locali impegnate intorno a 4 filiere agricole di spicco: la zootecnia, i legumi, il miele e il fico bianco del Cilento, prodotti locali che affondano le loro radici nella storia di questa terra.

Dopo l’avvio in grande stile di sabato 21 luglio, con la solenne consegna della “bandiera blu” al Comune cilentano da parte della Fee e la presenza di Veronica Maya domenica 29 luglio, il terzo e ultimo appuntamento è per il 13 agosto con il concerto della band siciliana Tinturia e del gruppo “Comunicazione di servizio”.

Endemismi

• Genista cilentana, tipica pianta cespugliosa simile alla ginestra, presente esclusivamente sulle scogliere cilentane, area Sic (Sito di interesse comunitario).

• Giglio marino, fiore tipico, condiviso con pochissimi altri Comuni italiani.

• Orchidea spontanea: a Catona, frazione di Ascea, esiste una valle di orchidee spontanee, assolutamente unica al mondo.

Bioeccellenze

• Legumi: a Mandia si coltiva un particolare tipo di legume dal sapore inconfondibile dato dalla composizione del terreno.

• Olio extravergine d’oliva della varietà pisciottana: è prodotto esclusivamente nei Comuni compresi tra Pisciotta e Ascea, da alberi di migliaia di anni e di dimensioni mastodontiche che riescono a produrre fino a 10/15 quintali di olive. Si tratta di una dop (denominazione origine protetta) dal gusto particolarmente dolce e dalla consistenza mielosa.

• Fico bianco del Cilento, una dop che matura in agosto caratterizzata da buccia delicata, polpa piuttosto chiara e contenuto in zucchero elevato dovuto alla quantità di potassio presente nel terreno.

• Cacioricotta cilentano: ottenuto da latte di capra nera cilentana.

• Mozzarella nella mortella, caratterizzata da un sapore particolare ceduto dalle foglie di mirto in cui viene avvolta.

• Maiale nero del Cilento: è il maiale più antico del mondo, risalente al 750 a.C., quando era diffuso nelle aree romane, oggi per lo più presente nella regione Campania. Si tratta di una specie in via di estinzione sulla quale esiste un monitoraggio severo per evitare le consanguineità.

• Ceci di Cicerale: il cece ha dato il toponimo al paese dove veniva coltivato, l’emblema comunale riporta la scritta terra quae cicera alit, a dimostrazione dell’importanza assunta da questa leguminosa povera, che rappresenta ancora oggi un prodotto di nicchia, con una produzione intorno ai 200 quintali. Tanti i tentativi di imitazione che il comune di Cicerale monitorizza per garantire ai reali produttori e ai consumatori finali una diffusione controllata a salvaguardia dell’originalità del prodotto.

Fonte: cilento.it

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