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SAN MAURO CILENTO: AFFASCINANTE ITER DI CREATIVITA’ EN PLEIN AIR

CREATIVEOLIVE visitabile ancora il 20 e 21 agosto dalle ore 21
Prevista anche la proiezione del film Crash_Contatto fisico ed il Concerto del gruppo “La Maschera”

📅 sabato 20 agosto 2016 · 📰 Spettacoli-EventiCilento

20082016 creat plein air
Credits Foto

foto autoredi Marisa Russo | Blog

Nel grande spazio naturale ripristinato della Chiesa Madre di San Mauro Cilento, nell’atmosfera silenziosa e di luci suffuse, tra materiali riciclati o poveri, con il tema “COLLISIONI”, ampliamente interpretato liberamente, con la gentile guida di Teresa Montefusco, mi sono inoltrata in un percorso coinvolgente di installazioni creative.

Qui, nel Cilento, in questo habitat che favorisce una qualità di vita migliore, da dove deve ripartire un nuovo umanesimo, tra Natura ed Arte, giovani locali, “espatriati” per studio e lavoro, tornano per organizzare questa meritevole manifestazione giunta alla quarta Edizione. Creata con tale nome da Francesco Citro, vuole inneggiare alle piante di olive che danno vita al territorio, ricorda anche la “luce” che simboleggiano, per il loro olio adoperato per i lumi, divenendo quindi anche simbolo di conoscenza, di osservazione, di introspezione.

Primo impatto “Tempo” realizzato da Pietro Volpe con tubi riciclati saldati in varie direzioni ed al centro una cassetta dove i visitatori possono inserire foglietti con loro pensieri……che saranno riaperti tra venti anni!

Il trascorrere del tempo li renderà esplicativi dei mutamenti? Riveleranno collisioni più o meno gravi o il recupero di armonie stravolte?

Visto come collisione particolare dallo stesso autore “Sfiorarsi”, il bacio, incontro_scontro di una coppia, visualizzata con tratti bianchi su fondo nero in una collisione di colori opposti tra le significative figure geometriche di triangoli che creano la composizione.

composizione


Sotto un grande noce, magico albero intorno al quale le maghe ballano durante il Sabba, il cui frutto richiama alla forma del cervello, quindi ai pensieri, si evidenziano, con Il bianco che torna su basi trasparenti in “Scippi o Chianti”, fumetti di Valentina Carracino mossi nell’aria su filo di nailon, in una delicata contestazione.

composizione


Accompagnati tra luci e penombre create dalle cassette di legno quali caratteristici, poveri e suggestivi paralumi, giungiamo ad una proiezione di immagini su un gruppo di bei alberi, è “Luce” di Nicola Cestaro che richiama al giusto inserimento nella Natura ed alla violenza spesso invece adottata.

Rappresentata la lotta tra il chiudersi in un “mondo” proprio e l’inserirsi nel sociale, pur con tante difficoltà, dalla nera “Fortezza” di Giovanna Landi con all’interno la lampada ad olio (!) che illumina alcuni pensieri scritti.

Richiamato il rapporto tra Dio e l’uomo in “Maneemane” di Maria Cristina Romano, con le grandi mani che tentano di incontrarsi pur in una grande contrapposizione, citazione della Cappella Sistina.

Un invito alla meditazione di chi siamo e come ci poniamo in relazione con gli altri ci giunge dalla affascinante installazione “E tu che persona sei?” di Giovanna Landi, tra i rami maschere dai diversi simbolici colori, alcune tristi altre allegre,sotto le quali “passare”!

composizione


Non manca il complesso rapporto tra l’autore e la sua opera, che diviene altro da sè, con cui anche collidere, in “Isabella” di Andrea Montefusco.

Pongo come conclusione, invitando a percorrere tutto il meritevole iter nel quale vi ho introdotto, “ Sosta” di Mattia Anacardo, ovvero la proiezione, in un raccolto spazio in pietra, della grande dolce, rossa “collisione” nel tramonto che speriamo preannunci un’alba agognata migliore.

© RIPRODUZIONE RISERVATA

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