AGROPOLI_ DA "MUOIO" A "DOLCE RISVEGLIO"
di Marisa Russo | BlogSalendo sulla collina di Muoio, dal triste nome non casuale spesso trasformato in Moio, nella parte alta ulivi e viti inneggiano alla natura. Superata Via degli Asparagi domina l’edificio del “Dolce Risveglio”, una proprietà confiscata alla camorra e divenuta Casa Alloggio per malati psichici.
“Abbiamo rotto così il muro dell’indifferenza” ha affermato il Sindaco Franco Alfieri con la soddisfazione e l’orgoglio di aver tagliato il rosso nastro di accesso ad una realtà importante che ha contribuito a realizzare, all’inaugurazione, condotta da Carmen Guarino Presidente della Fondazione CasaAmica, anche nell’orario di una precisione non certo usuale.
Dopo la riforma della famosa 180, a cui dovevano fare seguito altre regolamentazioni per le problematiche di questi malati e delle loro famiglie, troppo silenzio, troppa indifferenza, una morte sociale inaccettabile, che sembra ora dia qualche segnale di risveglio anche con un piano triennale della Regione Campania.
Come le rosse bacche che spuntano tra tante spine nelle siepi di questa struttura, l’entusiasmo di coloro che sono riusciti a realizzare questo Progetto porta fiammeggiante speranza tra tanta dolorosa realtà.
Sulla facciata restaurato il pannello di ceramica che richiama al paesaggio, ed anche un laboratorio di mosaici con ceramiche è previsto in questa realtà.
Natura ed Arte saranno alla base di questi itinerari curativi ben capendone la loro importante valenza. Cinzia Amatucci di Rete Solidale, responsabile dell’alloggio, ce lo comunica con entusiasmo. Già impegnati in esperienze teatrali, che presentano in varie scuole, gli individui di questa realtà si impegnano anche con linguaggi musicali e canori e presto inizieranno corsi di pittura.
A contatto con elementi naturali, se stimolati all’osservazione di questi, all’”ascolto” di queste silenziose vite, nel recepire le vibrazioni di tali colori e forme, condotti con particolari sensibilità, queste personalità sofferte, disagiate, possono recuperare una comunicazione profonda che altre realtà distanti, che una società frenetica e fredda non permette.
I vari linguaggi Artistici penetrando emotivamente nei loro animi, oltrepassando le tecniche specifiche, lasciando una libertà di espressione, possono rivelare loro realtà profonde e permettere una conoscenza proficua sul filo di una diversificata sensibilità.
Per concludere con l’affermazione dell’Artista da poco scomparso, il Premio Nobel Dario Fo, ricordato dal presente Mario Ogliarulo Responsabile del Piano di Zona S8:
“Bisogna togliere i corrotti, i corruttibili ed i corruttori dal mondo affinchè la legge possa rivolgersi verso i più deboli”.

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