Pugno di ferro contro i diportisti maleducati e sanzioni fino a 2.500 euro
Mare off limits per i natanti che lasciano rifiuti nel mare e sanzioni fino a 2.582 euro per i diportisti maleducati: sono alcune delle disposizioni contenute nell’ordinanza emessa nei giorni scorsi (il 23 luglio) dal sindaco Costabile Maurano e dal responsabile del Servizio del Demanio marittimo – Area tecnica, allo scopo di tutelare e preservare la qualità delle acque dell’istituenda area marina protetta di Castellabate.
Con tale provvedimento, dunque, si vieta alle imbarcazioni da diporto, che transitano nelle acque territoriali di competenza del Comune di Castellabate, di abbandonare rifiuti e immondizie anche se contenute in buste e liquami provenienti dai servizi igienici. Nelle stesse acque è inibito il transito alle imbarcazioni da diporto i cui proprietari non dimostrino di possedere un regolare contratto per lo smaltimento dei rifiuti provenienti dai servizi igienici delle medesime imbarcazioni.
Severi i provvedimenti previsti per chi non rispetta le prescrizioni dell’ordinanza, con sanzioni amministrative che vanno dai 516 ai 2.582 euro, salvo che il fatto non costituisca più grave reato, per cui derivano maggiori responsabilità dal comportamento illecito.
Per l'esecuzione dell’ordinanza sono stati incaricati tutti gli ufficiali e gli agenti di Polizia giudiziaria. Il provvedimento è stato notificato anche a tutte le forze dell’ordine e pubblicato sia all'Albo del Comune che agli Albi d’ufficio delle autorità marittime del circondario marittimo di Agropoli.
Il responsabile del procedimento è l'architetto Maurizio Forziati, responsabile del Servizio demanio marittimo.
«In quanto Sindaco di un Comune costiero a prevalente vocazione turistica, nonché istituenda area marina protetta – spiega Maurano – ritengo che sia una necessità salvaguardare la risorsa rappresentata dal mare che, soprattutto durante il periodo estivo, è spesso messa in pericolo da comportamenti incivili dei diportisti. Auspico anzi che, per risolvere in maniera organica questo problema, si possa adottare un Decreto ministeriale o un provvedimento di Legge che disciplini il transito delle imbarcazioni da diporto nelle acque territoriali antistanti i Comuni costieri, al fine di evitare che gli occupanti delle stesse scarichino rifiuti o liquami nel mare».
 
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