Salerno, 12 anni: violentata e incinta, abortisce Fermato 23enne di Pellezzano

Un giovane di 23 anni, residente a Pellezzano, è stato fermato con l’accusa di violenza sessuale nei confronti di una ragazzina di soli 12 anni. La piccola lunedì scorso era stata trasportata d'urgenza all'ospedale «Ruggi D'Aragona»: qui i sanitari si sono accorti che stava avendo un aborto spontaneo.
Le indagini sono dunque partite da lì fino ad arrivare al fermo del giovane che è il figlio del convicente della madre. La bambina era al quinto mese di gravidanza e in considerazione dell'età immediatamente è stata informata l'autorità giudiziaria.

I medici hanno subito pensato che la piccola potesse aver subito una violenza sessuale: trattandosi di una minore di 14 anni, per la legge non ha rilevanza l'eventuale consenso della ragazza al rapporto sessuale. Si è così scoperto che la violenza era drammaticamente maturata nell’ambiente familiare: la ragazzina vive in pochi metri quadrati con la madre, i fratellini, il convivente della madre e il figlio di quest'ultimo. Sarebbe stato proprio questo ragazzo ad aver abusato di lei.

N.D.P. a soli 23 anni ha già un matrimonio fallito alle spalle e così, finito il legame con la giovane moglie, è andato a vivere con il padre, la sua nuova compagna e i figli di lei. Dormiva nella stessa stanza della ragazzina e proprio in casa sarebbe maturata la violenza. Ora la dodicenne è stata trasferita in una comunità in provincia di Salerno, dove verrà seguita e assistita psicologicamente.

Una storia familiare di estremo degrado, su cui si era già concentrata l'attenzione sia del tribunale per i minorenni oltre che di psicologi e assistenti sociali. Quel nucleo familiare veniva seguito dagli organi istituzionalmente preposti ad aiutare famiglie in difficoltà in cui sono presenti bambini. Gli inquirenti hanno raccolto una serie di elementi di prova, che hanno portato il sostituto procuratore di turno Vincenzo Montemurro a disporre il fermo di N.D.P., perchè indiziato di violenza sessuale. Ora quel provvedimento passa al vaglio del giudice per le indagini preliminari Giovanna Lerose per la convalida o l'emissione della misura restrittiva.

Intanto le indagini continuano ad ampio raggio, in quanto non è la prima volta che si scopre una violenza sessuale ai danni di ragazzine a Pellezzano. A marzo scorso è stato rinviato a giudizio un artigiano in pensione, M.L., di 75 anni, accusato di aver abusato di una ragazzina di 14 anni, che abitava nel suo palazzo. In precedenza si è verificato il caso di un muratore, A.C., condannato in primo e secondo grado per aver abusato ripetutamente della nipotina.

E già in occasione di quell'inchiesta le indagini erano state ampliate, al di là dell'ambito familiare, per verificare le frequentazioni della ragazzina e altre minorenni, più volte notate fino a tarda sera in giro non con coetanei, ma con adulti. Ora quella pista investigativa viene ripresa e approfondita.
Antonella Barone