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Palinuro: “Gocce di Splendore” III Edizione: I Grandi Cantautori Italiani – Poesie in Musica

📅 giovedì 6 agosto 2009 · 📰 Spettacoli-EventiPalinuro

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Domenica 9 agosto all’Anfiteatro dell’Antiquarium di Palinuro; Venerdì 21 agosto all’Anfiteatro Castello Medievale di Agropoli; Giovedì 3 settembre all’Anfiteatro di S.Mango Cilento; Venerdì 7 agosto all’Azienda dei “Viticoltori De Conciliis” a Prignano Cilento – Viticoltori De Conciliis - (solo su invito), “Caramelle di m…a ricoperte di cioccolato” – Antonio Cillis in un Omaggio a Giorgio Gaber (C’era una volta il teatro Canzone)

(Palinuro - 09.08.2009 ; Agropoli – 21.08.2009 ; S.Mango Cilento – 03.09.2009 ; Prignano Cilento – 07.08.2009) - Il TeatroCanzone di Giorgio Gaber farà tappa – nel tour 2009 - a PALINURO, AGROPOLI, S.MANGO CILENTO e PRIGNANO CILENTO con: Domenica 9 agosto alle 21.30 all’Anfiteatro dell’Antiquarium di Palinuro, Venerdì 21 agosto alle 21.30 all’Anfiteatro Castello Medievale di Agropoli, Giovedì 03 settembre alle 21.30 all’Anfiteatro di S.Mango Cilento e Venerdì 7 agosto all’Azienda dei “Viticoltori De Conciliis” di Prignano Cilento (solo su invito), Antonio Cillis, protagonista di “Caramelle di m…a ricoperte di cioccolato”, interpreta Giorgio Gaber con “C’era una volta il teatro canzone” – Musicisti: C. Recchia, M. Franceschelli.

Lo spettacolo in oggetto è una selezione di monologhi e canzoni estrapolati da varie rappresentazione teatrali di Giorgio Gaber che, opportunamente scelti, vogliono dimostrarci, in un percorso logico di situazioni esemplari, come gli esseri umani, purtroppo, altri non sono che, appunto, caramelle di m…a ricoperte di cioccolato, barbari responsabili della creazione di un mondo privo di slanci ideali che, avendo nel denaro il suo unico dio, non può che essere un mondo semplicemente brutto e vuoto.

Caramelle di m…a ricoperte di cioccolato non vuole solo semplicemente omaggiare l’opera di Giorgio Gaber, ma principalmente vuole riproporne le tematiche perché quanto mai attuali, il tutto usando un linguaggio sempre in bilico tra il serio ed il faceto, il tutto sempre descritto e raccontato con quell’ironia capace di giungere a conclusioni pesanti come macigni con una leggerezza in grado di rendere monologhi e canzoni spesso comici, suscitando ilarità in chi ascolta, senza mai cadere nel ridicolo, ma restando portatrice di messaggi intelligenti e profondi quanto lapidari, tali da rendere questa forma di teatro, il teatro-canzone, vero e proprio teatro civile, ora comico ora crudo, ma mai volgare.

A rendere ancora più forte l’importanza del messaggio, lo spettacolo in questione, quasi a voler evitare anche la più piccola distrazione per il pubblico, si presenta scenograficamente volutamente scarno, puntando tutto sulla forza del testo e sulle capacità degli interpreti.

Lunedì 10 agosto all’Anfiteatro dell’Antiquarium di Palinuro, e Domenica 16 agosto a Giungano Cilento, “Le mie onde regolate da un’assenza” – Carlo Ghirardato interpreta De André.

(Palinuro - 10.08.2009 ; Giungano Cilento – 16.08.2009) - la poesia e le note di Fabrizio De Andrè raggiungeranno PALINURO e GIUNGANO, due realtà turistiche , del nostro territorio, diverse sotto il profilo dell’offerta e della proposta, ma, entrambi, estremamente interessanti, con : lunedì 10 agosto alle 21.30 all’Anfiteatro dell’Antiquarium di Palinuro e domenica 16 agosto alle 21.00 a Giungano Cilento, Carlo Ghirardato, protagonista de “Le mie onde regolate su un’assenza”, interpreta De André.

“Le mie onde regolate su un’assenza” è un recital nudamente tenuto da una chitarra e soprattutto da una voce. La mia voce come espressione di una vita, che “dopo tanto sbandare”… e proprio in virtù di questo mio lungo sbandare, assapora oggi in piena consapevolezza un dono. Il dono è la forza evocativa di Fabrizio De André poeta e cantore di un’intera società per almeno quattro decenni: dagli anni’60 ad oggi. Numerosi tra noi sono cresciuti sul suo canzoniere, e grazie ad esso sin dalla più tenera età, abbiamo imparato ad attribuire valore alla parola. Sappiamo bene, a dispetto di ogni pervasivo strombazzamento attuale, di essere gli eredi di una tradizione omerica. Fabrizio nel riaccostare la poesia alla musica ha sanato un’antica ferita, una perniciosa scissione. Grande la sua maestria. Persino la velocità di smaltimento, a cui oggigiorno è destinata ogni proposta artistica, non intacca la sua opera che ha invece acquisito lo status di un classico. Le sue canzoni, piene di senso e pertanto vitali, sono altamente degne di essere riproposte…naturalmente a regola d’arte. Come un atto d’amore per un pubblico attento, che sa bene quanto il versificare di Fabrizio sia stato da lui lungamente soppesato, proprio al fine di non far confusione. In qualità d’interprete non posso chiamarmi fuori dal mandare le sue liriche a memoria, salendo sul palco senza spartiti né testi: come se fossi cieco. Come se fossi, e di fatto lo sono, un libero trasmettitore di suoni e parole che hanno saputo raccontare anche il nostro”.

Giovedì 20 agosto, in Piazza della Mercanzia – c.so Bar Nazionale, “lettura scenica” di Eugenio Allegri - Omaggio al teatro e alla musica di Giorgio Gaber.

(Agropoli - 20.08.2009) - Il teatro di Giorgio Gaber approda sul palcoscenico di AGROPOLI con un interprete d’eccezione: giovedì 20 agosto alle 22, Piazza della Mercanzia di Agropoli ospiterà infatti Eugenio Allegri, protagonista de “SERENATA CON PICCOLI SPOSTAMENTI DEL CUORE”.

“ Gaber canta la realtà con parole semplici e vere, e ci obbliga a fare i conti con essa. Un occhio impietoso che si posa sulla realtà, la prende in giro, la carpisce; uno stomaco che fatica a digerirla; un animo che ne soffre e ne cerca le ragioni; una voce che ce la comunica.”

Così scriveva T.S.A. Notizie nel 1972 a proposito di “Dialogo tra un impiegato e un non so” di Giorgio Gaber e Sandro Luporini.

Ed è proprio a partire dai testi teatrali e delle canzoni che Gaber interpretò in teatro dai primi anni settanta in poi, che Eugenio Allegri prova a scardinare la poesia dissacrante, ironica,struggente, crudele, impietosa incastonata nell’opera di uno degli autori-attori più importanti e amati dell’Italia del ‘900.

Porgendo brani del TeatroCanzone quali “Il Grigio”, “Il Signor G”, “Polli d’allevamento” e di alcuni dei rari testi teatrali quali “Il dio Bambino” e “Il caso di Alessandro e Maria” ; accompagnato dalla voce dello stesso Gaber riascoltata attraverso stralci delle sue più belle canzoni, Allegri restituisce quell’umanità complessa e straripante che alimentava l’interesse e la passione, verso i destini dei propri simili e del proprio paese, di un’artista unico e indimenticabile.

Fonte: cilento.it

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