Proteggiamo il Futuro, al via un mese di sensibilizzazione sul tema dell'antibiotico resistenza
L’antibiotico è un’arma potentissima contro le infezioni batteriche, ma è totalmente inutile per i più comuni malanni di stagione tipicamente d’origine virale
Sono 100.000 gli opuscoli informativi distribuiti nelle farmacie, parafarmacie e erboristerie che aderiscono all’iniziativa
Sono 100.000 gli opuscoli informativi distribuiti nelle farmacie, parafarmacie e erboristerie che aderiscono all’iniziativa
L’antibiotico resistenza è una delle minacce più gravi che l’umanità dovrà affrontare nei prossimi anni: entro il 2050 nel mondo il numero di morti conseguenti ad infezioni non più trattabili con gli antibiotici potrebbe superare i 10 milioni all’anno, 1 decesso ogni 3 secondi.
In Italia la percentuale di resistenza agli antibiotici è tra le più alte d’Europa: nel nostro Paese ogni anno oltre 284.000 persone contraggono un’infezione resistente ai trattamenti e questo causa fino a 7.000 decessi.
La causa di questa situazione è da ricercarsi nell’uso improprio che viene fatto degli antibiotici in zootecnia e in campo medico, in particolare nell’ambito pediatrico.
L’Italia è uno degli Stati europei dove si registra il più alto numero di prescrizioni, anche a causa delle richieste mosse dai genitori verso il pediatra: i risultati presentati al 68° Congresso Nazionale della Società Italiana di Pediatria indicano che più di un bambino su 2 prende almeno un farmaco durante l’anno, con il 96% delle prescrizioni concentrate sugli antibiotici. Le prescrizioni, inoltre, hanno un picco nel primo anno di età, dove quasi 7 bambini su dieci sono stati trattati con antibiotici. I bambini sottoposti ad un uso scorretto di questi farmaci ne subiscono tutti gli effetti collaterali, rischiando di diventare adulti fragili e malati.
L’Italia, con la Romania, è oggi il Paese europeo con il più alto tasso di antibiotico resistenza: questa situazione è determinata dall’uso improprio che viene fatto di questi farmaci. Nel 2015 il 37% dei soggetti con diagnosi di infezioni virali delle prime vie aeree ha ricevuto impropriamente una prescrizione di antibiotico.
Il rapporto presentato nel Maggio 2016 riporta che se non si interverrà in modo massiccio e globale nell’arco di pochi anni il numero di morti conseguenti ad infezioni comuni non più trattabili passerà dagli attuali 700.000 a oltre 10 milioni, superando i decessi causati ogni anno dal cancro o da incidenti stradali.
Per informazioni: proteggiamoilfuturo.it







