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A VALLO DELLA LUCANIA LINA SASTRI: IL CARISMA CHE NON HA ETA’

Venerdì 16 Dicembre ore 20,45 Teatro La Provvidenza “Mi chiamo Lina Sastri”

📅 domenica 4 dicembre 2016 · 📰 Spettacoli-EventiVallo della Lucania

04122016 lina sastri
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foto autoredi Marisa Russo | Blog

Interessante il secondo appuntamento della Stagione Teatrale 2016_2017 del Teatro La Provvidenza, Direttore Artistico Don Valeriano Pomari, con “Mi chiamo Lina Sastri”.

Già il titolo esprime l’affermazione della forte personalità della cantante_attrice, personalità presente in potenza in lei già da piccola, ma che, per volere dei genitori, ha dovuto attendere la maggiore età, ed il suo coraggio di trovare l’autonomia, per realizzarsi in pieno nel mondo dello spettacolo.

L’intreccio della recitazione e del canto è il felice connubio che rapisce in interpretazioni personali di grande forza espressiva.

Intensa, a volte dura, vibrante è stata paragonata alla grande Anna Magnani, che ella interpretò nel 1996 in "Celluloide" di Carlo Lizzani, due attrici spiriti delle grandi due città che hanno dato loro i natali.

Lina Sastri è Napoli, la dolce Sirena Partenope che ondeggia con il suo corpo in sintonia con la melodia e, contemporaneamente, il Vesuvio in cui brucia il rosso fuoco della passione, che può divenire feroce distruttore, protesta di realtà inaccettabili.

A sessantasei anni il suo carisma sembra quasi aumentare, rapisce in emozioni varie, passando da una interpretazione melodica ad una drammatica o scatenante come nella Tammurriata nera.

Sette, magico numero anche delle note musicali, i quadri di questo spettacolo che, afferma Sastri anche regista, esprimono la femminilità di tutte le donne e di questa città, nelle loro principali sette espressioni, “l’amore, la solitudine, la ferita, la sconfitta, la rinascita, la speranza, il coraggio”.

A volte è accompagnata da un solo strumento, altre da cinque musicisti “in una festa di suoni” come ella afferma!

Tra musiche, canzoni e poesie con interventi di suoi scritti non mancano brani classici come il monologo di Pirandello “Che cos’è il teatro”, ed il brano di Eduardo de Filippo: “La Madonna delle Rose” tratto da “Filomena Marturano”.

La scenografia, il gioco delle luci, gli interventi a sorpresa donano una suggestiva atmosfera.

Gli arrangiamenti musicali sono del maestro Maurizio Pica.

Non ci resta che attendere con ansia che si apra il sipario!

© RIPRODUZIONE RISERVATA

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