Menu
Cerca Effettua una ricerca

📰 Categorie

📍 Località

VALLO DELLA LUCANIA TEATRO LA PROVVIDENZA “LUCIO INCONTRA LUCIO”

UN INTERESSANTE SPETTACOLO MUSICALE CHE PRESENTA DUE GRANDI CANTAUTORI CON MOLTE SIMILITUDINI MA ANCHE CON TANTE DIVERSITA’
Mercoledì 8 Febbraio ore 21!

📅 martedì 31 gennaio 2017 · 📰 Spettacoli-EventiVallo della Lucania

31012017 lucio incontra lucio
Credits Foto

foto autoredi Marisa Russo | Blog

Lucio Dalla e Lucio Battisti sono due contemporanei cantautori, battezzati con lo stesso nome proprio, nati a poche ore di distanza, uno a Bologna, l’altro in provincia di Rieti, che raggiunsero il grande successo.

Amanti entrambi anche dell’Arte pittorica, tuttavia hanno molte diversità non solo musicali, ma per l’impegno sociale, per l’aspetto politico, anche se molto anche alimentato da altri per scopi pubblicitari.

Il Teatro La Provvidenza, Direttore Artistico Don Valeriano Pomari, presenta questo progetto musicale “Lucio incontra Lucio” scritto da Liberato Santarpino e diretto da Sebastiano Somma, che mette in scena un’originale lettura della vita dei due grandi cantautori italiani.

Si parte dalla Mitologia, dagli dei Zeus, Afrodite, Ares e Apollo.

E’ il primo esempio di spettacolo del genere prodotto da un Conservatorio, nello specifico dal Conservatorio di Musica “Giuseppe Martucci” di Salerno.

Sebastiano Somma in questo spettacolo riveste il doppio ruolo di regista e attore: sarà sua la voce narrante che si intreccerà tra le esecuzioni dei brani eseguiti dalle voci del Martucci Vocal Ensemble, accompagnate da un sestetto jazz capitanato da Sandro Deidda al sax e Guglielmo Guglielmi al pianoforte. Le scenografie sono di Luigi Ferrigno e Mauro Rea, le immagini disegnate sono di Mariano Soria e Irene Servillo.

Impegnativo questo confronto che non potrà non mettere in evidenza anche le diversità profonde. Musicista di formazione jazz, Lucio Dalla è stato uno dei più importanti e innovativi cantautori italiani, sperimentando i più svariati generi musicali. Autore inizialmente solo delle musiche, è divenuto in una fase matura, anche paroliere e autore dei suoi testi

La sua copiosa produzione artistica ha attraversato numerose fasi, dalla stagione beat alla sperimentazione ritmica e musicale, fino alla canzone d’autore, avvicinandosi anche alla musica lirica.

Nella cinquantennale carriera del cantautore emiliano, numerose sono state le incursioni in altre attività artistiche, come la pittura, la scrittura, la televisione e soprattutto il cinema. Interprete di svariati film, è stato autore e presentatore di programmi televisivi, nonché scrittore di racconti e di testi a carattere universitario. Per dieci anni, ha ricoperto il ruolo di docente presso la facoltà di sociologia dell'Università di Urbino La passione di Dalla per le arti figurative si è, inoltre, concretizzata nell'apertura di una vera galleria d'arte a Bologna con l'obiettivo principale di dare spazio a pittori emergenti e sconosciuti, con quindi anche un impegno sociale.

Lucio Battisti deve molto al suo grande paroliere Mogol.

Anche Lucio Battisti ebbe interesse per la pittura, sin dalla fine degli anni sessanta, il disegno fu uno dei suoi hobby, era attratto dai colori, si definiva astrattista.

La sua produzione musicale impresse una svolta decisiva al pop/rock italiano da un punto di vista strettamente musicale.

In quegli anni in cui l’ideologia politica era fervente, in cui gli orientamenti culturali erano politicizzati anche questi due cantautori furono considerati dai più di due fazioni opposte, di sinistra Dalla, di destra Battisti.

Pur con la libertà di pensiero tipica dell’Artista, Dalla maggiormente ebbe forse una impostazione politica con i suoi temi, come in Un'auto targata Torino (sul tema dell' immigrazione e la speculazione edilizia), L'operaio Gerolamo (sull'alienante condizione operaia), Le parole incrociate, (sugli eccidi di stato post-unitari) o Anidride solforosa (canzone ecologista contro le deturpazioni della società industriale). Il cantautore emiliano ha trattato tematiche socio_politiche in varie fasi della sua carriera. Ancora si ricordano: E non andar più via, la celebre Come è profondo il mare, Ciao a te, Se io fossi un angelo, Treno, Il duemila, un gatto e il re e Comunista, Amen (contro l'alienazione del mezzo televisivo), Merdman (sulla vacuità dei talk-show), Ciao (sull'indifferenza sociale verso il dolore e le guerre) ed altri.

Molto meno palese, più discutibile l’appartenenza alla destra politica di Lucio Battisti. Pierangelo Bertoli non ebbe dubbi:“Non c’è bisogno di dimostrare se Battisti fosse un fascista o meno. Lo era e basta.”

Molti altri affermano invece che era disinteressato alla politica ed alle problematiche sociali e solo per questo vollero considerarlo fautore della destra politica. Così tutto è stato da molti interpretato in tal verso come i “campi di braccia tese”, il “mare nero” di "Non è Francesca", i presunti arrangiamenti per un lavoro di Fabrizio Marzi che di destra lo era.

Attendiamo con molto interesse di assistere a questo spettacolo “Lucio incontra Lucio” che certamente sarà un inno alla musica, ma il confronto andrà anche oltre?.

Invitiamo coloro che lo vedranno a porre dei post con le loro considerazioni su tale spettacolo nella pagina Facebook “Teatro La Provvidenza Recensioni”, per discuterne, in un forum on line.

© RIPRODUZIONE RISERVATA

BLOG di Marisa Russo - La pagina corrente è autogestita

Cilento Notizie su GNews
Leggi il nostro regolamento dei commenti prima di commentare.