Policastro Bussentino: ”La notte di Sigonella”, nel ricordo d’un grande statista!
di Tonino Luppino | BlogSono venuti, numerosi, da varie località del Cilento per testimoniare tutto il loro affetto a Stefania Craxi ( il signor Franco Perazzo, le ha consegnato una splendida composizione di garofani rossi!), nel ricordo indelebile di suo padre Bettino: un grande statista, l’ultimo statista italiano! Stefania, Presidente della “Fondazione Craxi”, invitata dal primo cittadino di Santa Marina-Policastro Bussentino, ingegner Giovanni Fortunato, ha presentato nel Cine-Teatro (sono intervenuti anche i parlamentari Stefano Caldoro, Ciro Falanga e Guglielmo Vaccaro), il libro e il film “La notte di Sigonella”- documenti e discorsi sull’evento che restituì orgoglio nazionale all’Italia”: una storia di coraggio, umanità, coerenza e lungimiranza politica!
“Nella vicenda di Sigonella- affermò Craxi- difesi il principio di sovranità nazionale, pensando all’Italia come ad una Nazione con tutti i suoi diritti e non come ad una Italietta!”.
Purtroppo, per Bettino Craxi “La notte di Sigonella” fu l’inizio del suo declino e della sua non meritata fine politica!Il suo percorso politico non fu deviato dal destino e tanto meno da errori, ma dagli uomini, cioè da coloro che pretendevano di succedergli alla guida del Paese. Bettino Craxi, che ho avuto la fortuna di conoscere, è stato un leader moderno, che amava la sovranità nazionale e l’autonomia politica.
Dopo di lui, è arrivato il diluvio, e ancora oggi paghiamo, ahinoi!, le conseguenze.

Craxi fu l’unico ad avere il coraggio di ammettere che tutti i partiti violavano la legge sul finanziamento ai partiti. Lui, lo violò anche per finanziare cause e battaglie di liberazione dei popoli oppressi nel mondo; e lui , la cui azione politica è stata sempre improntata alla libertà, alla democrazia e all’autodeterminazione dei popoli, era amico degli oppressi e dei movimenti di liberazione nazionale.
La sua morte è avvenuta per colpa della malagiustizia: fu il solo a pagare il prezzo più alto d’una vera e propria “controrivoluzione giudiziaria”. E , a tal proposito, mi piace ricordare una sua riflessione:”La giustizia è diventata una specie di giustizia-spettacolo, con i suoi divi, i suoi eroi e i suoi dannati!”.

Sulla sua tomba bianca nel cimitero di Hammamet c’è scritto:”La mia libertà equivale alla mia vita”! Quella di Bettino Craxi, grande ed ultimo statista italiano, è stata spesa per la libertà, la democrazia, la giustizia sociale e lo Stato di diritto. Voglio ricordarlo, a chiare lettere, all’attuale classe dirigente ed anche e soprattutto ai giovani! Credo sia necessario restituire a Craxi l’ onore politico, magari intitolandogli una piazza, come farà, quanto prima, il Sindaco di Santa Marina-Policastro Bussentino.
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