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Nuove soluzioni contro il fenomeno dell’erosione costiera a Sapri

📅 venerdì 3 marzo 2017 · 📰 AmbienteSapri

03032017 ripopolamento ittico reef ball
Credits Foto reefballitalia.it

Negli ultimi 20 anni in oltre 60 paesi del mondo tra cui anche l’italia in particolar modo l’Emilia Romagna sono stati eseguiti oltre 500 interventi con la tecnologia Reef Ball dando ottimi e duraturi risultati contro il fenomeno dell’erosione marina delle spiagge. Oltre al vantaggio economico, esiste poi il non meno importante vantaggio ecologico, perché con il tempo le Reef Ball si trasformano in strutture marine simili alle barriere naturali coralline dove prosperano la flora e la fauna ittica.

Nel 2014 il giornalista Tonino Luppino usci con un articolo dove metteva in forte risalto questo dannoso e annoso problema che colpisce la baia di Sapri e non solo, infatti fu annotato con molta cura che il totale della spiaggia di Sapri erosa, in 50 anni, lungo un punto di osservazione di 24 metri, è di circa 8000 metri cubi di sabbie, furono anche pubblicate le foto proposte dal dottor Romeo Toccaceli dove è facile vedere gli effetti dell'erosione costiera nel settore occidentale del litorale di Sapri, osservato tra gli anni 1960 e 2010, la conclusione di quell’articolo scritto dal giornalista Luppino fu che occorreva adottare misure ecocompatibili per la conservazione di quello che rimane delle spiagge! E che per il professore universitario Franco Ortolani, che, da anni, lo sostiene con forza, basta semplicemente prendere la sabbia in accumulo verso il ponte Brizzi e andarle a depositare nel tratto maggiormente eroso!

baia sapri erosione costiera


I cosi detti ripascimenti hanno inoltre un valore direttamente collegato al turismo e costi spesso inferiori a quelli necessari per realizzare le scogliere (considerando che queste ultime risultano in erosione e richiedono comunque interventi di ripascimento). Anche questa tecnica ha però i suoi contro: serve la disponibilità di sabbia; la distanza dal luogo di intervento ha la sua importanza; i sedimenti devono essere compatibili dal punto di vista ambientale; occorre una manutenzione periodica e una ripetizione ciclica dell’intervento; infine, i costi di trasporto e di accantieramento hanno una loro importanza e costo.

E allora perché non adottare nuove soluzioni per la protezione della costa di Sapri, queste soluzioni potrebbero arrivare dai Reef Ball, Sfere di calcestruzzo permeabili ed ecosostenibili.

Le Reef Balls formerebbero una barriera artificiale che potrebbe anche ripopolare flora e fauna acquatica «Il progetto, è stato affidato all’Università “Federico II” di Napoli, ateneo che ha già completato una campagna di 1.500 test idrodinamici in un anno di ricerche su questa tecnologia di barriera altamente permeabile, verificando in quali condizioni le Reef Ball favoriscono il ripopolamento ittico, salvaguardando le spiagge dall'erosione».

Dunque questa potrebbe essere una nuova opportunità di difesa per la flora e la fauna marina locale. I tempi di esecuzione e messa in posa sono molto brevi si parla di 15-20 giorni max , già posizionando circa 300-500 mt di campane nel giro di qualche anno si possono vedere i primi risultati. L'obiettivo principale di questo progetto che puo essere finanziato con i fondi stanziati dalla Regione Campania punta ad ottenere, nel giro di pochi anni, il ripopolamento della zona, sia dal punto di vista della flora sia da quello ittico e soprattutto a ridurre fortemente il fenomeno dell’erosione costiera nella baia di Sapri.

Le reef-ball, che potrebbero venire posizionati sul fondale della baia di Sapri creeranno le condizioni per lo sviluppo di bio cenosi (un insieme di popolazioni di specie diversa che vivono in uno stesso ambiente naturale,) e popolazioni ittiche commerciali».

«È un progetto inserito in un disegno più ampio», «Da tempo la Regione Campania intende realizzare una rete di oasi di raggruppamento per risollevare la pesca regionale:

reef ball sapri


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