Incendi nel Cilento e centro-sud, complici le alte temperature
Passato il Ferragosto, l'Italia continua a bruciare, complice le alte temperature. E le fiamme ieri hanno colpito anche preziose riserve naturali. Il Corpo forestale dello Stato è intervenuto su 73 incendi, soprattutto nel Centro e nel Sud. Il Dipartimento della Protezione Civile ha ricevuto 16 richieste di intervento di mezzi aerei da parte delle Regioni che non riuscivano a far fronte con i propri. Non tutti i roghi sono stati spenti.
Il maggior numero di incendi è stato registrato in Campania e Calabria, ma danni ingenti sono stati registrati anche in Puglia e Sicilia. Nel Parco nazionale dell'Alta Murgia le fiamme sono divampate durante la notte, circostanza che fa pensare che siano state appiccate in maniera dolosa. Il rogo più esteso nel bosco di conifere di Acquatetta, nei territori di Minervino Murge e Spinazzola, in un'area protetta dove sono andati distrutti 25 ettari di bosco e 100 di pascolo. Un altro incendio ha distrutto 10 ettari di querce nel bosco Tangeri, a Ruvo di Puglia. Le fiamme sono state spente nel pomeriggio, grazie all'intervento di 4 Fire Boss e di un Canadair. E' una zona protetta anche quella che ha preso fuoco in Sicilia, nel Parco naturale dell'Etna sul monte Egitto, nel territorio di Bronte. Sono intervenute le squadre della Forestale e dei Vigili del fuoco, due Fire Boss, un Canadair e due elicotteri della Forestale e della Marina Militare. Anche in questo caso si pensa all'ipotesi del dolo, in quanto i focolai sono partiti da più punti. Nessuna tregua poi in Campania. Dopo i vasti incendi dei giorni scorsi, nella notte le fiamme sono divampate nel Cilento, ad Ascea e sono state spente solo dopo cinque ore. Altri due roghi sono divampati tra le sterpaglie e l'immondizia a Ercolano. Sempre nella notte un incendio ha distrutto 3 ettari di macchia mediterranea nella riserva naturale di Punta Aderici, a Vasto. Anche in questo caso, la Protezione civile non ha dubbi sulla natura dolosa. L'altro ieri sera i carabinieri avevano invitato ad andarsene alcuni ragazzi che si erano accampati sulla spiaggia di Mottagrossa, nella riserva.
Non si sa ancora se sia imputabile al caldo intenso o al dolo, invece, il rogo che a Piantedo, a Sondrio, ha distrutto il deposito della Seval, ditta che smaltisce rifiuti speciali. Sul posto si è alzata una densa cortina di fumo nero di cui i tecnici dell'Arpa stanno verificando l'eventuale tossicitĂ . Nel Lazio un incendio partito dalle sterpaglie sul ciglio della strada a Civita Castellana, nel viterbese, prima di essere domato è arrivato a lambire l'ospedale della cittĂ . Fuoco anche in Sardegna, da Tempio Pausania a Galtellì. In provincia di Genova, nel comune di Né, una donna è stata denunciata per incendio colposo per aver dato fuoco ad alcune sterpaglie.
 
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